Detenuto tenta di scappare aggredendo a pugni gli agenti
Un magrebino che si autodichiara "terrorista islamico" ha cercato la fuga facendosi spazio con la forza. Gli agenti sono riusciti a bloccarlo
Si autoproclama "terrorista islamico" ma è rinchiuso in carcere a Venezia. Un uomo di origini magrebine da giorni è sotto stretta osservazione per le continue violenze che esercita nei confronti del personale penitenziario.
Come riferito da Angelo Tartaglione, segretario provinciale del Sindacato della Polizia Penitenziaria Uspp, l'uomo era già stato protagonista nei giorni scorsi di violenze nei confronti del personale penitenziario e per questo è stato ricoverato nel reparto psichiatrico. Ora però avrebbe aggredito nuovamente gli agenti che lo piantonavano, tentanto con calci e pugni di farsi strada per fuggire.
I poliziotti sono riusciti a fermarlo in tempo ma due di loro sono rimasti lievemente feriti. "Ben 11 agenti aggrediti in pochi giorni - ha denunciato Tartaglione all'ANSA - sono un bilancio davvero pesante e inaccettabile. Bisognerebbe immediatamente dotare il Corpo, di sistemi di difesa non lesivi come gli spray anti-aggressione e intervenire a livello centrale promuovendo riforme strutturali dell'intero sistema penitenziario che mai come oggi appaiono urgenti ed improcrastinabili". Solamente pochi giorni fa infatti un uomo detenuto a Santa Maria Maggiore per vari reati, tra i quali quello di maltrattamenti famiglia, ha aggredito un agente strappandogli a morsi un dito (DETTAGLI).
