Rispetto alla proposta fatta dal sindaco Basso rimaniamo stupiti poiché denota scarsa memoria e ancora più scarsa conoscenza del territorio. È smemorato il sindaco perché proprio su quel terreno dovrebbe passare la TAV litoranea approvata dalla sua amministrazione; quindi decida o il tracciato TAV o lo stadio o prima ancora il palazzetto sport per la Reyer (proposto sempre da lui in passato). Ma ancor più preoccupante è la scarsa conoscenza del territorio meolese perché proprio quell'area è soggetta al rischio idraulico più elevato del comune di Meolo, perciò inutilizzabile per certe strutture. La presenza di elementi storico naturalistici e ambientali di pregio, peraltro individuati dal PRG e dal PAT, dovuti al tracciato della strada romana via Annia e alla presenza di corsi d'acqua come la Fossetta, il Colatore della Bonifica, il Vallio, caratterizzano quell'area come la più interessante del comune dal punto di vista ambientale. Si capisce da sé che questo territorio è importantissimo per l'equilibrio idraulico e naturalistico e non può certo essere cementificato accogliendo cattedrali come stadi o palazzetti e tanto meno fantasiosi tracciati della TAV. Cogliamo invece con felicità e stupore il cambio di posizione politica sulla Città Metropolitana anche se proprio il sindaco Basso ha votato a favore del passaggio di Meolo alla provincia di Treviso disconoscendo in toto proprio il disegno della Città Metropolitana. Vorremmo anche capire che fine ha fatto il progetto di realizzare un impianto per la produzione di energia elettrica a pannelli solari sulla ex base Nato che era stato tanto reclamizzato qualche anno fa. Su Marteggia si dovrebbe perciò pensare ad un progetto non invasivo nè impattante, un progetto che veda la partecipazione della comunità e di soggetti qualificati puntando alla valorizzazione dele valenze ambientali e archeologiche dell'area; sarà questa la sfida che caratterizzerà parte del nostro progetto politico ed amministrativo.