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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Dorsoduro

Diffida dei genitori dei bimbi della Santa Teresa: «La materna va riaperta»

In Consiglio comunale mercoledì si parla di un impegno di spesa di 300 mila euro, ma per la Diego Valeri

La scuola materna comunale Santa Teresa, a Dorsoduro, danneggiata dall'acqua alta del 12 novembre scorso, ma evidentemente già in condizioni non buone, mai più riaperta, è diventata oggetto di una diffida. Ad inviarla agli uffici comunali alcune famiglie dei bimbi che frequentavano la materna in questione, affinchè lo stabile venga rimesso in funzione dopo le vacanze di Natale. I rappresentanti dei genitori di alcuni alunni della Santa Teresa non hanno accettato la strada prospettata dagli assessori Francesca Zaccariotto e Paolo Romor, rispettivamente ai Lavori Pubblici e alle Politiche educative, in base alla quale i piccoli avrebbero terminato l'anno scolastico alla Diego Valeri, sempre a Dorsoduro.

La soluzione

Gli alunni della Santa Teresa sono 31. Dal 18 novembre scorso hanno continuato l'attività didattica, prima ospiti della Comparetti a Cannaregio e quindi alla XXV Aprile di Sacca Fisola, dove sono attualmente. «I nostri tecnici hanno effettuato una serie di sopralluoghi all'interno dell'edificio della Santa Teresa - avevano spiegato Romor e Zaccariotto - dove già erano in programma interventi di manutenzione straordinaria sui tetti, per la prossima estate, per un importo già messo a bilancio di 250 mila euro. Il monitoraggio ha evidenziato ulteriori danni provocati dall'alta marea eccezionale che ha reso inagibili alcuni spazi. Per questo si è ritenuto di dover cercare una soluzione alternativa che consentisse ai bimbi e alle famiglie di continuare il programma didattico in un luogo che non fosse la scuola d'infanzia XXV Aprile a Sacca Fisola, per limitare il disagio al minimo anche alle famiglie».

La lettera

I genitori dei 31 bambini della scuola Santa Teresa, subito dopo l’incontro dei loro rappresentanti con gli assessori del Comune, avevano scritto una lettera. «Si ringraziano gli assessori e i tecnici degli uffici per il lavoro svolto, ma la soluzione non è stata condivisa con i rappresentati, ben sì, presentata come unica alternativa. I tempi ipotizzati dal Comune per ultimare i lavori equivalgono ad anni (non si conoscono precisamente), dunque non è una situazione temporanea ma oramai quasi permanente. I genitori si vedono costretti ad accettare, se la soluzione è l’unica percorribile in questo momento, ma chiedono al Comune la documentazione e i risultati degli accertamenti tecnici».

La diffida

Scrivono quindi i rappresentanti dei genitori: «Nonostante il lungo tempo trascorso, le verifiche funzionali alla riapertura del plesso, non risultano essere state avviate. Neppure risulta sia stato adottato dal Comune un provvedimento interdittivo d’utilizzo del plesso scolastico motivato da perizie che diano evidenza della pericolosità - e concludono - Gli scriventi diffidano il Comune di Venezia, nella persona del sindaco e i funzionari degli uffici, a disporre senza indugi ulteriori, eventualmente previo sopralluogo tecnico, l’utilizzo dei locali scolastici, l’immediata riapertura della Santa Teresa e la ripresa delle lezioni a far data da martedì 7 gennaio 2020. Perdurando l’immotivata chiusura e l’eventuale inerzia, i sottoscritti si vedranno costretti a rivolgersi alle Autorità giudiziarie».

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