rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Lido

In carcere da innocente per due mesi: "Chiederemo risarcimento"

Protagonista della vicenda un dipendente regionale. Era finito in cella per corruzione nel caso Bertoncello, poi liberato perché il fatto non sussiste

Finalmente può parlare della sua esperienza in carcere come di un brutto ricordo: L.V., dipendente regionale finito a marzo 2011 nel ciclone dello scandalo dell'edilizia privata, è tornato un uomo libero. Scarcerato da una sentenza di assoluzione, perché secondo i giudici "il fatto non sussiste". Come riporta il Gazzettino lui, 39enne del Lido di Venezia, era stato l'unico che nel cosiddetto "caso Bertoncello" aveva scelto il rito ordinario in tribunale.

Secondo gli ultimi sviluppi, dunque, l'uomo avrebbe passato due mesi in prigione e altri sei agli arresti domiciliari da persona innocente.  Lo scandalo aveva riguardato gli aiuti di cui il professionista aveva usufruito grazie alle sue conoscenze tra i tecnici di Comune e Regione: era accusato di avere un rapporto confidenziale con lo stesso Bertoncello, ora la sentenza viene rovesciata.

L.V. racconta dei due mesi in cella, spiegando di aver trovato solidarietà tra gli altri incarcerati: un 'esperienza non facile, nella coscienza della propria innocenza, un luogo inospitale in cui diventano importanti anche gli oggetti più banali. Sessanta giorni, poi la fine dell'incubo: una guardia lo avrebbe avvisato della sua imminente scarcerazione durante l'ora d'aria, infine la liberazione e la reintegrazione nel suo posto di lavoro, in un altro ufficio. Ora insieme all'avvocato chiederà il risarcimento per il tempo passato ingiustamente in prigione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In carcere da innocente per due mesi: "Chiederemo risarcimento"

VeneziaToday è in caricamento