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Cronaca

Da Ca' Farsetti a palazzo Chigi, i comunali veneziani vanno a Roma

Le proteste contro i tagli per lo sforamento del patto di stabilità nella Capitale per chiedere nuove soluzioni, senza buste paga "alleggerite"

Da Venezia fino a Roma per chiedere al nuovo governo una soluzione al problema del patto di Stabilità. Come riportano i quotidiani locali, infatti, sono circa un centinaio i dipendenti di Ca' Farsetti che mercoledì mattina si sono dati appuntamento all'esterno di palazzo Chigi per far sentire la loro voce, e non si fermeranno finché non avranno ricevuto risposta.

LETTERA A RENZI: "AIUTACI TU"

Da Ca' Farsetti a Roma, comunali in protesta (foto da Twitter)

FACCIA A FACCIA – Gli scontenti della laguna sono partiti con due pullman martedì sera e, dopo aver visitato Montecitorio e la sede della presidenza del Consiglio e aver parlato con il "secondo" del sottosegretario Graziano Del Rio, che dovrebbe averli accolti intorno alle 11, sfileranno davanti a palazzo Madama, la “casa” del Senato italiano. Si chiede, ancora una volta, un qualche tipo di decreto o disegno di legge che possa “mettere una pezza” sullo sforamento del patto di stabilità da parte di Venezia, un buco che Ca' Farsetti compenserebbe tagliando fino a 500 euro dalle buste paga dei lavoratori. Grandi assenti all'incontro saranno i consiglieri comunali veneziani, che alla fine hanno deciso di non partire (Beppe Caccia, Camilla Seibezzi e Sebastiano Bonzio spiegano come sia giusto che in questa fase si presentino solo sindacati e lavoratori), ma soprattutto lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi, che mercoledì sarà, paradossalmente, a Treviso. Perché quindi non raggiungerlo nella Marca, decisamente più vicina della Capitale? A Treviso, spiegano gli organizzatori, ci sarebbe stata troppa coda, meglio parlare con il resto del governo. Al premier, in fondo, dovrebbe già arrivare una lettera della stessa segreteria veneziana del Pd che illustra nel dettaglio la situazione della laguna. Alle 15 i manifestanti sembrano intenzionati a spostarsi davanti alla sede dell'agenzia delle Entrate per un'altra protesta.

PROTESTE IN COMUNE, TWEET DA GRASSO

Proteste fuori, polemiche dentro: lunedì caldo per il Comune

CAOS IN AULA - All'interno delle "sale dei bottoni" di Roma, intanto, la situazione si è fatta calda: il dl "Salva Roma", con tutti i suoi provvedimenti allegati per i vari enti locali, è stato infatti ritirato dal governo. Certo, il "Salva Venezia" era già stato "affondato" dalla bocciatura del presidente Pietro Grasso, ma ora non c'è alcuna possibilità che tutto torni insieme e per permettere a Ca' Farsetti di "sforare" il patto di stabilità sarà necessario un dl apposito, che probabilmente risulterà quindi molto più difficile da vedere approvato. A tutti questi problemi si aggiunge la tempesta che nelle ultime ore si è abbattuta sopra ai deputati del Movimento 5 Stelle: i cosiddetti "dissidenti" del partito di Beppe Grillo e Casaleggio sono sull'orlo dell'espulsione e si parla di ostruzionismo dei grillini in aula, anche se pare che qualche indiscrezione dopo le 16 abbia accenato ad un'eventuale apertura del Movimento a valutare i vari emendamenti del decreto. Le polemiche si scatenano su Twitter e facebook, mentre i veneziani restano con il fiato sospeso, sia che si trovino in laguna che all'esterno di Montecitorio.

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