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Cronaca

Veneto orientale, 325 persone vivono grazie a organi trapiantati: sempre più donatori

Aumentano coloro che decidono di cedere i loro organi nel momento in cui non servono più. Per l'Ulss 10 è merito di una mentalità solidale e delle iniziative di ospedali e volontari

Una pratica che può salvare delle vite, e che, almeno nel Veneto orientale, è sempre più diffusa, tanto che per l'Ulss 10 questo è un territorio dove la solidarietà e la cultura del donare sono valori di pregio. Aumentano le persone iscritte all’Aido o che mediante dichiarazione esprimono la propria volontà di donare organi quando a loro non serviranno più: è il frutto, secondo l'azienda sanitaria, di un lungo lavoro coordinato dal centro trapianti con il mondo del volontariato, comuni, scuole del territorio e operatori sanitari.

“Oggi i farmaci e le nuove tecnologie ci aiutano molto nel controllo delle patologie – spiega il responsabile del coordinamento ospedaliero trapianti dell’Ulss10, dottor Fabio Toffoletto - ma ancora non vi è la possibilità di riprodurre in 'laboratorio' organi che non funzionano più e quindi, per permettere ad una persona di continuare a vivere, a vedere, a camminare, devono essere sostituiti con organi donati”. Prendersi cura degli utenti significa prendersi in carico anche pazienti che non hanno prospettive risolvibili e contribuire a diffondere la cultura della donazione, di tessuti e organi.

Nell’ambito dell’Ulss10 la sensibilità su questo fronte è in aumento. Nel 2015 le donazioni di tessuti e di organi sono state 44; nei primi 7 mesi dell’anno corrente le donazioni hanno già raggiunto quota 51. L’ultimo esempio tangibile è di questi giorni all’ospedale di San Donà: un donatore ha permesso a 6 persone di poter ricevere organi e tessuti che consentiranno la ripresa delle funzioni vitali. L’equipe del coordinamento ospedaliero trapianti, insieme al personale del centro regionale trapianti, ha lavorato ininterrottamente 6 ore per consentire la donazione di fegato, cornee, reni e pancreas, subito inviati in varie strutture del nord Italia per il trapianto.

Nel Veneto orientale sono 115 le persone in attesa ricevere un organo mentre 325 sono i trapiantati. Tra essi spiccano 15 trapiantati di cuore, 75 di rene, 30 di fegato. Inoltre sono 121 le persone che hanno effettuato un trapianto di cornee. Ogni anno sono circa 250 i cittadini di questo ambito territoriale che necessitano di nuovi tessuti in particolare in ambito ortopedico (tendini, ossa, legamenti, valvole). “In primo luogo vanno ringraziati tutti quei donatori che hanno saputo trasformare un triste evento familiare in un gesto di generosità e di altruismo che consente di migliorare lo stato di salute ad altre persone – spiega Carlo Bramezza – . La richiesta di organi è elevata e c’è ancora tanto lavoro da fare, nel Veneto orientale siamo sulla strada giusta: invito tutti a continuare in questo percorso virtuoso che permetterà a tante persone di vivere o comunque di avere una vita migliore”.

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