La lite degenera: pugno in faccia alla moglie e minacce di morte. "Do fuoco alla casa"
L'episodio nel pomeriggio di giovedì a Marghera. Presenti in casa anche i figli della donna e il cognato dell'uomo, che hanno cercato invano di fermarlo. Arrestato dalla polizia
Quella che all'inizio poteva sembrare una lite violenta è rapidamente degenerata, e solo l'intervento delle forze dell'ordine ha permesso di scongiurare il peggio. Nel pomeriggio di giovedì, gli agenti delle volanti della Questura di Venezia hanno arrestato B.M., 57enne residente a Marghera, per maltrattamenti alla moglie e ad alcuni famigliari.
Tutto ha inizio come una normale discussione tra coniugi, ma l'indole violenta del marito non ha tardato a prendere il sopravvento: l'uomo, in un impeto di rabbia, ha colpito la moglie con pugno diretto al volto, poi l'ha afferrata per il collo, minacciandola di morte davanti ai figli, tra cui un minorenne. A nulla sono valsi i tentativi dei giovani di aiutare la madre: il patrigno, infatti, non si sarebbe fatto scrupoli ad allontanarli a suon di calci e morsi. In casa, durante il litigio, era presente anche il cognato dell'uomo, che ha subito la stessa sorte dei nipoti.
L'intervento tempestivo dei poliziotti ha impedito che l'episodio degenerasse. Ma il 57enne, anche all'arrivo delle volanti, si è dimostrato tutt'altro che collaborativo: ha infatti continuato ad inveire contro la moglie, minacciando ripetutamente di dare fuoco alla casa non appena la polizia se ne fosse andata. Vista la gravità della situazione, e i precedenti dell'uomo, agli uomini in divisa non è restato altro da fare che condurre i due coniugi in Questura, dove la donna ha formalizzato l'ennessima denuncia per maltrattamenti nei confronti del marito. L'uomo è stato poi arrestato in flagranza di reato e condotto in carcere in attesa dell'udienza di convalida.
