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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Polo

L'ex la picchia con una spranga, lei reagisce e fa scoprire la droga

Un cittadino albanese domenica pomeriggio è stato arrestato per spaccio a San Polo. Custodiva nella sua camera oltre 40 grammi di cocaina

Ha alzato la testa di fronte alle sue angherie e l'ha messo nei guai, facendolo arrestare. Una ragazza veneziana domenica pomeriggio ha chiesto l'intervento della polizia dopo aver subito un pestaggio da una cittadino di nazionalità albanese, il suo ex fidanzato. Di fronte agli agenti non solo ha raccontato di essere stata picchiata e ferita, ma anche deciso di portarli fino a dove lui nascondeva la droga. Incastrandolo.


L'intervento verso le 14, quando la veneziana chiama la polizia chiedendo aiuto: il suo ex la sta picchiando anche con una spranga, fuori controllo. Dopo pochi minuti l'arrivo delle forze dell'ordine, che hanno trovato la donna all'esterno del palazzo in cui vive il suo aggressore. Lei è dolorante e mostra i segni di ciò che è appena accaduto. A quel punto, "scortata" dagli agenti, li ha fatti salire e ha indicato loro dove potevano trovare la cocaina che l'ex compagno aveva detto di avere appena acquistato. Lui non mentiva: gli agenti nella camera presa in affitto hanno infatti sequestrato una busta intera di cocaina, per circa 40 grammi. A ciò si devono aggiungere i sette involucri monodose pronti per essere venduti, oltre che un bilancino di precisione. Il cittadino albanese è stato quindi arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. 

Ma i guai non si sono chiusi qui per il cittadino albanese: un controllo nel database delle forze dell'ordine ha permesso di scoprire come avesse precedenti penali per sequestro di persona, lesioni personali, ricettazione, spaccio di stupefacenti e violazione delle norme sull'immigrazione. Era anche destinatario di un provvedimento di condanna del tribunale di Venezia a due anni e cinque mesi di reclusione per precedenti reati commessi nel nostro territorio. Per lui si sono quindi spalancate le porte del carcere di Santa Maria Maggiore.

A cercare il faccia a faccia tra i due protagonisti della vicenda sarebbe stata la donna, poi accompagnata al pronto soccorso per le cure del caso. Ne avrà per due settimane. L'arrestato le doveva ancora dei soldi oggetto di un prestito, così aveva deciso di prendere l'iniziativa e raggiungerlo. Ma le cose non sono andate come lei aveva sperato. 
 

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