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Cronaca Castello

Minacciata di morte e picchiata: all'ospedale con la mandibola rotta, convivente in carcere

Ordine di custodia cautelare eseguito dalla polizia a Castello, Venezia. Un 40enne in manette: i maltrattamenti andavano avanti da tempo, alla fine la vittima ha denunciato. Nelle stesse ore un altro violento arrestato dai carabinieri a Marghera

Violenza contro le donne tra Venezia e terraferma, due episodi denunciati dalle rispettive vittime che hanno portato ad altrettanti arresti nei confronti dei compagni. Sono maltrattamenti in famiglia e lesioni i reati di cui è indiziato L.A., 40 anni, di origini albanesi, residente nel sestiere Castello. A subire le sue ire era la giovane convivente, che da troppo tempo pativa vessazioni, umiliazioni e non solo. La sua è una storia di maltrattamenti e minacce, sfociata, in almeno un paio di occasioni, in aggressioni fisiche che hanno causato alla donna lesioni e fratture che l’hanno costretta a sottoporsi anche ad interventi chirurgici.

In ospedale per aver parlato con altri uomini

L’ultimo episodio si è consumato il 10 dicembre, ma anche nei giorni precedenti l'uomo non aveva risparmiato alla donna minacce di morte, strattonamenti, calci e pugni. Tutto ciò andava avanti dagli inizi della loro convivenza, cominciata nei primi mesi del 2017. Secondo il racconto della ragazza, era l’accecante gelosia dell’uomo nei suoi confronti a spingerlo a questi gesti, non solo contro di lei ma anche con chiunque gravitasse nella sua vita. In un primo episodio, avvenuto in maggio, la donna era stata ricoperta di insulti e poi picchiata per aver parlato con altri uomini. Quelle violenze le sono costate un intervento chirurgico e 40 giorni di prognosi.

Ennesimo episodio e denuncia

Solo qualche tempo dopo, nel mese di agosto, la scena si è ripetuta praticamente identica: L.A. ha colpito la compagna per gelosia, causandole una frattura alla mandibola e 5 giorni di ricovero in ospedale. Alla fine, stanca di subire e soprattutto di coprire le nefandezze del convivente, lei ha deciso di denunciare i fatti. Nella giornata di venerdì gli uomini del commissariato di San Marco hanno dato esecuzione alla misura disposta dalla Procura di Venezia, consistente nella custodia cautelare in carcere.

Stessa sorte per un 33enne ritenuto colpevole di maltrattamenti contro la moglie, a Marghera, tanto da arrivare a ferirla alla mano con un coltello. Anche per lui, arrestato dai carabinieri, si sono aperte le porte del carcere (DETTAGLI).

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