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Cronaca Spinea

L'inquilina precedente non paga le bollette, senza gas per un mese

Una signora di Spinea si è iscritta in palestra per farsi la doccia. Pranzi e cena spesso fuori casa. Ora chiede un risarcimento di circa mille euro

E' stata costretta a iscriversi in palestra, anche se non aveva alcuna intenzione di tonificare il fisico. Il suo obiettivo era invece potersi fare una doccia, visto che a casa sua non ne aveva la possibilità da quando la società di erogazione del gas le aveva, a quanto pare senza preavviso, tolto il contatore.

Come riporta la Nuova Venezia, un'agente penitenziaria di Spinea, per sei anni dipendente Enel, per un mese è rimasta senza riscaldamento, dovendo pranzare e cenare spesso fuori. Con un costo non indifferente. La donna, residente in piazza Marconi a Spinea, ha quindi deciso di rivolgersi all'Adico, associazione a difesa dei consumatori, chiedendo un risarcimento di circa mille euro. Per rientrare degli esborsi cui sarebbe stata costretta e per rivalersi del danno subito.

La vicenda inizia a fine settembre, quando la signora torna a casa e viene avvertita da una vicina che un operaio aveva raggiunto il condominio per toglierle il contatore, senza avvertire. A quel punto la spinetense avrebbe aspettato 26 giorni prima di ricevere la documentazione sulle motivazioni dell'accaduto. Il suo trasferimento nella nuova abitazione era avvenuto ad agosto, facendo regolare richiesta di attivazione del servizio. Con ogni probabilità la causa del problema è stato il mancato pagamento di alcune bollette da parte della precedente inquilina, quindi solo a ottobre inoltrato l'inghippo si sbroglia e torna l'erogazione del gas. Ma intanto diversi soldi se ne sono andati: per questo motivo è scattata la richiesta di risarcimento da mille euro.

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