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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Chirignago / Via Gazzera Alta

L'indagine da Roma arriva fino alla Gazzera, blitz antidroga nella "casetta gialla"

Le forze dell'ordine nel tardo pomeriggio di sabato sono entrate nello stabile occupato, spesso nel mirino dei residenti. Sequestrati chili di droga. Tre cittadini nigeriani arrestati

Le indagini sono scattate dalla polfer di Roma e si sono concluse con un sequestro di droga in via Gazzera Alta, in territorio mestrino. Di più: sono stati arrestati tre cittadini di nazionalità nigeriana (uno di 32 anni, gli altri di 28) e una donna è stata denunciata in concorso con loro per il reato di spaccio. Nel tardo pomeriggio di sabato le forze dell'ordine si sono portate nella "casetta gialla", uno stabile finito a più riprese nel mirino dei residenti. E alla fine i risultati non sono mancati: sono stati sequestrati 1,8 chili di marijuana, oltre che 1.650 euro in banconote di piccolo taglio. Segno che lì si spacciava, o comunque l'edificio era diventato punto di riferimento per chi si era dato all'attività illecita. I tre nigeriani sono stati portati in questura e, dopo gli accertamenti, nei loro confronti è scattato l'arresto. Nello stabile è stato trovato anche diverso materiale per il confezionamento delle dosi, oltre che una certa quantità di mannite, possibile sostanza da taglio per eroina. Segno che lì forse si spacciava anche altro oltre che marijuana.

Come detto, questo è il frutto di un lavoro di indagine i cui primi tasselli iniziali sarebbero stati messi sul tavolo dalle forze dell'ordine della capitale: da circa un mese la polizia ferroviaria di Roma, sviluppando un’indagine sullo spaccio di stupefacenti, stava monitorando gli spostamenti di un nigeriano trasferitosi dalla capitale a Mestre. Dopodiché è scattato il blitz nel tardo pomeriggio di sabato. Si tratta quindi di una costola d'indagine, che riguarda in questo caso il fiorente "mercato" di spaccio presente nell'area di via Trento, nelle vicinanze della ferrovia di Mestre. Altri collegamenti con Roma del gruppetto finito nel mirino non ci sarebbero, visto che l'approvvigionamento avveniva non distante dalla laguna. Il blitz è stato condotto anche con l'aiuto di cani antidroga e l'appoggio del personale della questura e della polizia municipale. Dai risultati emersi (che hanno dato il "la" a ulteriori spunti investigativi, tanto che nella serata di domenica l'operazione non era ancora conclusa del tutto) alcune persone che dimoravano nell'edificio l'avevano adibito a "base logistica" dei propri affari illeciti.

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