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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Edilizia ancora in crisi in provincia Numeri "spietati" anche per le pmi

Anche nel 2013 le cifre per le realtà del Veneziano non sono positive, e nel 2014 sono previsti ancora tempi duri in tutto il territorio lagunare

Anche nel 2013 è proseguita la crisi che ha colpito in modo pesante il settore dell’edilizia in provincia di Venezia. È quanto emerso venerdì nel corso di un incontro nella sede del Centro servizi di Mestre tra l’assessore alle attività produttive Lucio Gianni, il presidente della commissione lavoro il consigliere Roberto Dal Cin e il direttore regionale di Confapi-Aniem Pier Orlando Roccato.

CRISI CONTINUA - Il quarto quadrimestre del 2013 dimostra, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quanto consistente è stata la crisi dell’edilizia sul territorio veneziano. In questi ultimi quattro mesi sono andate perdute il 15 per cento in più di piccole imprese, è aumentata del 20 per cento la richiesta di cassa integrazione, diminuito del 5 per cento il valore degli immobili esistenti, sul valore di vendita. Oggi i tempi di vendita degli immobili in centro città vanno da nove a 12 mesi, e il semi periferia da 18 mesi in poi. Oltre il 20 per cento in più di agenzie immobiliari, rispetto ad un anno fa, ha chiuso i battenti. Dall’inizio della crisi nel 2008 a livello nazionale è stato perso il 60 per cento delle imprese dell’edilizia.

I COMMENTI - L’assessore Gianni: “Ancora una volta i dati forniti dimostrano che la situazione non inverte la tendenza di un continuo calo di occupazione. Emerge evidente la necessità immediata che tutte le amministrazioni e gli enti a tutti i livelli facciano squadra a prescindere dall’appartenenza politica e dalle ideologie. Oggi è più che mai necessario che chi sta governando a Roma prenda coscienza che le aziende del nostro territorio hanno bisogno di risposte e di scelte coraggiose, non di slogan che si rivelano inconcludenti”. Il consigliere Dal Cin: “Deve ripartire la progettualità. Non dimentichiamo che è stata persa la grande opportunità del Palais Lumiere. Sarà fondamentale tutta l’operazione di riqualificazione ambientale dell’area di Porto Marghera che oggi è un problema, ma domani potrebbe diventare fonte di sviluppo e occupazione. Il Piano casa rappresenta sicuramente un’ottima opportunità, anche se oggi la crisi economica che ha colpito la famiglia ed eroso i loro risparmi rischia di non essere sfruttato al meglio”. Il direttore Roccato: “Purtroppo ci aspettiamo un 2014 con ulteriori turbolenze. Si tratta di un settore trainante, dato che un posto di lavoro nell’edilizia ne genera altri tre in altri settori. È necessario che le banche concedano mutui per far ripartire il volano economico. Serve un sistema bancario che finanzi le acquisizioni di prime case, e le ristrutturazioni. Chiediamo agli amministratori locali di procedere alla gestione, conservazione e riqualificazione del patrimonio attuale, e non di dare spazio a nuove colate di cemento”.

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