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Cronaca

Elezioni, dipendenti ai seggi e servizio in tilt: Actv protesta

Luca Scalabrin mette le mani avanti e pensa alla prossima tornata elettorale di maggio quando i dipendenti verranno chiamati dai partiti e faranno anche gli scrutinatori: problemi di disservizio e costi elevati

Siamo solo a gennaio ma già Actv guarda avanti alle prossime elezioni di maggio, un vero e proprio momento “nero” per l’azienda perché, come sottolinea il presidente Luca Scalabrin, centinaia di dipendenti si assenteranno per prendere parte alla macchina elettorale. Scrutinatori ma anche rappresentanti di lista.

ACTV, TAGLI ALLE CORSE: SCATTA LA PROTESTA

I MOTIVI DELLE PROTESTE. Tutti posti gettonati per i dipendenti che trascorrono ai seggi alcune giornate lavorative e non solo per passione perché agli scrutinatori, ad esempio, arriverà anche qualche euro in più. Come riporta il Gazzettino, una situazione che appesantisce l’azienda come spiega lo stesso Scalabrin, costretta a stipendiare regolarmente il lavoratore impiegato alle elezioni e anche un eventuale sostituto. Inevitabili, poi, anche i disservizi: in alcuni casi, infatti, risulta difficile assicurare le normali corse ai pendolari e ai turisti. L’appello è per i dipendenti stessi e anche per i partiti perchè in vista delle prossime elezioni possano optare per delle scelte che non danneggino Actv e che garantiscano il servizio trasporti in città.

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