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Cronaca

Emergenza migranti, il prefetto: "Requisiamo immobili comunali"

Il titolare di Ca' Corner rinnova l'appello agli albergatori di mettere a disposizione le loro strutture: "Altrimenti possibili misure più drastiche"

Solo martedì ne sono arrivati 457 in terra veneta, di cui 89 sono stati ospitati in strutture veneziane. Il numero di migranti che dalle coste della sicilia arrivano fino in laguna lievita giorno dopo giorno, spingendo il prefetto Domenico Cuttaia a rinnovare ancora una volta un appello agli albergatori affinché si rendano disponibili ad accogliere i migranti "paracadutati" dallo Stato in provincia di Venezia. Parole che già a suo tempo aveva suscitato la reazione delle associazioni di categoria (e anche del presidente del Veneto Luca Zaia) secondo cui non sarebbe così che si risolleverebbero le sorti del comparto, alle prese con un'estate debole dal punto di vista dei ricavi.

Ma una soluzione la si deve trovare, volenti o nolenti. Perché i migranti con ogni probabilità continueranno ad arrivare e da qualche parte dovranno pure dormire e mangiare. Per questo motivo il titolare di Ca' Corner ha annunciato che al vaglio potrebbero esserci anche misure più drastiche, compresa la possibile requisizione di edifici comunali che si potrebbero rivelare adatti allo scopo.

Una estrema ratio che però nell'emergenza potrebbe diventare d'attualità. Intanto venerdì scoorso e martedì mattina la protezione civile si è prodigata nel garantire generi di prima necessità (acqua, the, latte, biscotti) ai migranti destinati a rimanere nel Veneziano (130 circa in totale) nel commissariato di Marghera.

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