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Cronaca Marghera

Crisi Eni - Versalis, lavoratori e Regione a una sola voce: "Intervenga il presidente Renzi"

Chiedono che il governo assuma la regia nella vicenda delle vendite del colosso. È il risultato del tavolo di giovedì tra Donazzan, sindacati, Confindustria e Comune di Venezia

Tocca al governo convocare Eni-Versalis a un tavolo nazionale e assumere la regia del confronto: questo, in sostanza, è ciò che emerge dall'incontro di giovedì convocato per dicutere, ancora una volta, del futuro del colosso a Porto Marghera e di conseguenza del futuro di tutta l'area. "Vogliamo capire se il settore della chimica è una infrastruttura strategica del nostro paese anche per il governo, così come lo è per le tre regioni più industrializzate d’Italia, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna": così l’assessore al Lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, ha concluso l’incontro con i sindacati confederali, Confindustria e il Comune di Venezia. "Credo sia opportuno e doveroso - incalza l’assessore - un segnale chiaro di indirizzo del governo verso Eni. Sinora ai tavoli sulla chimica è spiccata netta l’assenza dei vertici dell’ente".

La Regione Veneto, inoltre si impegna, insieme a Lombardia ed Emilia Romagna, a chiedere ai vertici Eni e all’amministratore delegato di Eni-Versalis un incontro a Porto Marghera, nello stabilimento capofila della filiera chimica per i poli produttivi di Mantova, Ferrara e Ravenna. L'obiettivo è avere certezza sul piano industriale e sugli investimenti nel ramo chimico dell’ente nazionale e avere conferme sugli impegni assunti da Eni-Versalis in occasione del recente incontro a Roma alla presenza del ministro Federica Guidi.

Nella sede di Veneto Lavoro erano presenti le sigle sindacali Femca Cisl, Filctem Cigil e Uiltec Uil, oltre a Confindustria e al Comune di Venezia rappresentato da Paolino DAnna, Dennis Wellington e Maurizio Vezzà. È stata ribadita la necessità che venga realizzato, da parte di Eni e Versalis, "il piano industriale fondato sul rilancio del settore chimico, che preveda il rispetto degli accordi sottoscritti e degli investimenti sulla chimica verde, la ricerca, la riconversione produttiva e il consolidamento del cracking locale e delle attività della logistica". Le parti concordano sull'importanza di una soluzione positiva della vicenda Eni-Versalis "in una logica di rilancio e sviluppo di un piano industriale sostenibile, che garantisca investimenti e occupazione nonché per il rafforzamento della competitività e della sostenibilità della chimica in Italia".

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