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Cronaca Eraclea

"Vacanze forzate" in campeggio: turista arrestato con obbligo di dimora a Eraclea

Un olandese è stato portato in carcere dal campeggio dove trascorreva le vacanze per un reato commesso a Creta quando aveva 22 anni: in attesa di giudizio non potrà lasciare il comune

Eraclea è un posto bellissimo, ma essere letteralmente costretti a viverci (specie quando non è la propria residenza) può non essere piacevole: la permanenza forzata nella località balneare veneta è però quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Venezia nei confronti di un cittadino olandese di 38 anni, ora in attesa di sentenza per un reato di cui è accusato dalla magistratura greca.

Come riporta il Gazzettino, la vicenda appare piuttosto complicata, ripercorriamola con ordine: all’età di 22 anni P.F., olandese, era in vacanza con qualche amico presso l’isola di Creta, dove venne indirettamente coinvolto nelle conseguenze di una sorta di rissa da bar: il giovane non era tra gli animati “partecipanti” ma fu schedato dalla polizia con gli altri presenti. E’ ipotizzabile si sia rifiutato di collaborare con le forze dell’ordine visto che venne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale: passò 4 giorni in carcere per pagare poi 5mila euro di cauzione. Tornato in patria la faccenda sembrava essersi risolta, o almeno così pensava.

Qualche giorno fa però gli “errori” di gioventù hanno bussato alla sua porta: mentre si godeva il campeggio con la famiglia ad Eraclea, la polizia l’ha raggiunto per arrestarlo in virtù di un mandato di arresto europeo (Mae) rilasciato dall’autorità greca. L’olandese si è visto prospettare una reclusione della durata di due anni per quanto accaduto ormai 16 anni fa.

P.F è finito in manette, per essere poi condotto di fronte alla Corte d’Appello, organo competente  in questi casi. L’avvocato difensore è riuscito a dimostrare come all’olandese (oggi agente finanziario) non fosse arrivata alcuna notizia del procedimento in corso a suo carico, che egli avrebbe potuto facilmente risolvere con la somma di 3mila euro, evitando così 2 anni di reclusione. In attesa che dalla Grecia arrivi conferma (o meno) di un’effettiva dimenticanza nel notificare il procedimento in corso, all’uomo è stato concesso lo stato di libertà ma non potrà abbandonare Eraclea.

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