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Cronaca Tessera / Via Galileo Galilei, 30

La "guerra di Save" continua: erba alta per l'arrivo di Giorgio Napolitano

La società di gestione dell'aereoporto di Tessera spiega con la mancata firma del nuovo accordo di programma con il ministero il mancato taglio della vegetazione negli spazi circostanti allo scalo

Erba alta e secca, più simile alla vegetazione di brughiera che ad un accogliente tappeto verde all'inglese: è l'inconsueta cornice degli spazi all'aperto dell'aeroporto Marco Polo di Tessera che rischia di accogliere il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la sua due-giorni tra Mestre e Venezia che inizierà il 5 settembre.

La colpa viene addebitata alla mancata firma da dieci anni, da parte di Enac, del contratto di programma, che consentirebbe a Save, la società di gestione del terzo sistema aeroportuale italiano, di aumentare le tariffe e dare ossigeno economico agli investimenti. Già in occasione dell'arrivo di Napolitano nel giugno scorso Save aveva consegnato al Presidente un appello per sbloccare la questione.

A denunciare nei giorni scorsi il rischio di incendi nell'area, a causa del mancato sfalcio dell'erba secca, era stato il presidente del comitato di quartiere Favaro Ezio Ordigoni che insieme al direttore aeroportuale Valerio Bonato ha compiuto stamane un sopralluogo. L'impressione dell'aerostazione "é molto positiva", rassicura Bonato, ma il taglio dell'erba "é un elemento da ripristinare, perché fa parte del decoro e dell'ornato del 'Marco Polo'".

Nell'ammettere che quella del mancato taglio dell'erba "é una goccia di incomprensibile incomprensione" nei rapporti con Save, Bonato si rimette con fiducia "all'intelligenza della dirigenza della società" per la risoluzione del problema. (Ansa)
 

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