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Cronaca Castello / Riva dei Sette Martiri

Cruise Venice al contrattacco sulla Sunshine: "Simulazione di reato"

Il comitato ha depositato un esposto in Procura con documenti che confuterebbero il presunto inchino. Bettin: "Querelino me, non i cittadini"

Un esposto per simulazione di reato. Parte l'offensiva del comitato Cruise Venice contro la denuncia di presunto "inchino" da parte della nave da crociera Carnival Sunshine lo scorso 27 luglio. Immagini (video e foto) che fecero il giro del mondo per la possibile vicinanza con riva dei Sette Martiri. Se le accuse vennero già rigettate da Capitaneria di porto e dalla compagnia stessa, che parlarono di "manovra regolare", ora il comitato a favore del traffico crocieristico intende mettere di mezzo la Procura.

BETTIN PUNTO' IL DITO CONTRO LO "STRUSCIO"

La documentazione a corredo dell'esposto (in cui non si fanno nomi di eventuali colpevoli ma si presentano solo prove della correttezza di quanto accaduto) verranno presentati martedì mattina attraverso video e documenti definiti "inediti". Si tratta questo di un secondo esposto depositato in Procura dopo quello presentato dal Codacons, che chiedeva di far luce sul transito della Carnival Sunshine e di verificare la sussistenza di eventuali reati. Il primo video del passaggio venne diramato dallo scrittore Roberto Ferrucci, che si trovava in riva per bere un caffé e, non appena ha visto la grande nave, ha tirato fuori il cellulare per scattare foto e girare un filmato.

BETTIN: "QUERELINO ME" - "I cittadini che hanno testimoniato, anche con foto e video, l’anomala vicinanza alla riva Sette Martiri della Carnival Sunshine lo scorso 22 luglio andrebbero ringraziati e non minacciati di ritorsioni giudiziarie. Il loro intento era limpido e mosso da un’onesta, emozionata preoccupazione. Hanno subito avvertito l’amministrazione comunale, qualcuno collocando il passaggio più vicino alla riva altri un po' meno, tutti entro poche decine di metri, come del resto è evidente solo osservando senza mala fede le immagini e come ha visto tutto il mondo".

L'assessore all'Ambiente reagisce in modo fermo dopo aver appreso dell'esposto presentato dal comitato Cruise Venice: "Evitino di perseguire ”ignoti” e, quindi, potenzialmente chiunque quel giorno abbia raccontato cos’ha visto. E’ il sottoscritto ad aver diffuso la notizia della loro preoccupazione e le immagini che hanno fornito all’amministrazione. Immagini che documentano l’estrema vicinanza di quel passaggio, al punto che, se i famigerati “inchini” tipo quello, tragico, della Costa Concordia all’isola del Giglio e tutti gli altri tipici di questa irresponsabile prassi si tenevano comunque a qualche centinaio di metri dalle coste, le poche decine di metri della Carnival Sunshine il 22 luglio - una ventina, una cinquantina o una settantina che fossero, cambia poco - autorizzano davvero a parlare, se si vuol restare alle metafore, non di “inchino” bensì appunto di “struscio”. Fuor di metafora - conclude - la realtà inoppugnabile di quelle immagini e di quelle testimonianze che ora si vogliono criminalizzare ha parlato con eloquenza al mondo. E’ stato giusto diffonderle e chiederne spiegazione. L’ho fatto io, come ho detto fin dal primo istante, ascoltando quei cittadini che a me si sono rivolti, nell’esercizio delle mie funzioni. Cruise Venice quereli me, dunque. Sarà l’occasione per affrontare anche in tribunale - di nuovo di fronte al mondo, ovviamente - una questione che sta scandalizzando ogni persona sensata".

IL VIDEO DEL PASSAGGIO DELLA NAVE DA CROCIERA

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