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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Mano pesante contro violenti e spacciatori: triplicano le espulsioni, in tutto 500 allontanati

Sempre più spesso la questura ricorre a provvedimenti destinati a mandare via i delinquenti dal territorio veneziano. Aumentano gli ordini scritti, ma anche i rimpatri coatti

Stategia inasprita nei confronti dei delinquenti, almeno stando ai dati. Tra pusher, abusivi, ladri a autori di piccoli crimini, sono oltre 500 quelli allontanati dal territorio di Venezia dal maggio del 2017 a oggi. Numeri decisamente aumentati rispetto al passato, anche in virtù dei nuovi poteri concessi dal decreto Minniti sulla sicurezza urbana. A dimostrazione del fatto che la questura, una volta constatata la scarsa efficacia di denunce e arresti, decide sempre più spesso di adottare provvedimenti che impongono agli stranieri di lasciare la città. Lo riporta Il Gazzettino.

"Soggetti indesiderati"

Sono provvedimenti destinati ai vari spacciatori e violenti che di giorno in giorno vengono sorpresi nel corso delle retate delle forze dell'ordine, in particolare nelle zone "calde" di Mestre, tra la stazione, via Piave, Cappuccina, Fogazzaro. Ma anche in altre zone del centro e nel quartiere Bissuola. Ai più pericolosi, o recidivi, il questore impone di andarsene, con l'obiettivo di garantire maggiore sicurezza per la popolazione. Non tutte le misure, però, sono uguali. La maggior parte (369) sono soltanto ordini scritti del questore di allontanarsi dal territorio nazionale entro una settimana. Imposizioni che, spesso, restano sulla carta.

Espulsioni triplicate

Ben diversa la situazione quando si parla di espulsioni vere e proprie. Sono 60 gli stranieri accompagnati ai centri per il rimpatrio (ex Cie) in varie città d'Italia, contro i 20 totali dell'anno precedente. Numeri triplicati e che permettono il reale allontanamento dei criminali, i quali vengono trattenuti nelle strutture provvisorie in attesa del trasferimento all'estero. Poi ci sono i rimpatri coatti, molto più dispendiosi per lo Stato: anche questi sono aumentati rispetto all'anno precendente, passando da 21 a 44. Prevedono che il malvivente sia scortato da due agenti, con il primo volo disponibile, al Paese di origine, e qui consegnato alle autorità locali. La questura ha a disposizione anche la misura del blocco dei passaporti, che successivamente si traduce in espulsione: 51, nell'ultimo anno. Infine c'è una via alternativa più "morbida", che consiste nella partenza volontaria con programma di reinsediamento nel proprio territorio: sono 9 gli stranieri che l'hanno scelta.

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