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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Piazza del Municipio

Quasi dieci anni tra rapine e violenze: terrorizzava Marghera, espulso

Decine di segnalazioni, condanne, i residenti erano esasperati. Dal 2009 era stato più volte in carcere. È stato rintracciato martedì dalla polizia e portato al Cpr di Torino

Imperversava da anni per le strade di Marghera, facendosi notare in diverse occasioni per comportamenti violenti e molesti. Tanto che la città era divenuta ostaggio delle sue malefatte. Ora il tunisino M.S. è stato finalmente bloccato dalle forze dell'ordine: rintracciato dai poliziotti del commissariato locale, è stato accompagnato al Cpr di Torino per l'espulsione dal territorio nazionale, operazione portata a termine anche grazie alla collaborazione dell'ufficio immigrazione.

Lista impressionante di reati

L'uomo era entrato illegalmente in Italia nel novembre del 2008 sbarcando a Lampedusa, dopodiché si era stabilito nella terraferma veneziana. A partire dal gennaio del 2009, ha collezionato 44 fotosegnalamenti. Gravitava tra Mestre e Marghera, dedicandosi al consumo di droghe e alcol. Ma è soprattutto la sua fedina penale a fare impressione: risulta condannato per reati di spaccio, rapina, furto aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali (anche a danno di uomini in divisa), incendio, danneggiamento e calunnia. L'ultimo episodio in ordine cronologico risale a una decina di giorni fa. Se l'era presa con un passante "colpevole" di avergli negato una sigaretta, in piazza Municipio: aveva infierito con calci e pugni contro il malcapitato, facendolo finire all'ospedale con il naso rotto. Poi aveva resistito all'arresto.

Dentro e fuori dal carcere

Per i crimini commessi è finito in carcere più volte, per un totale di 6 anni scontati dietro le sbarre. Alla fine le autorità competenti hanno deciso che la misura era stata oltrepassata. Nella mattinata di martedì 17 aprile l'uomo è stato individuato dagli agenti del commissariato mentre si trovava in via Fratelli Bandiera. Dopo gli accertamenti di rito, è stato trasferito nel capoluogo piemontese in attesa dell'accompagnamento coatto al Paese di origine.

Bettin: "Grazie al questore, ora chiudiamo i buchi neri"

"È un’ottima notizia - commenta Gianfranco Bettin, presidente della Municipalità - Ringraziamo il questore di Venezia, Danilo Gagliardi. Centinaia di cittadini avevano raccolto firme con una petizione per questo obiettivo, denunciando le troppe occasioni in erano stati minacciati e insidiati nella loro sicurezza. Occorre adesso insistere, allargare il contrasto a tutti i responsabili di comportamenti violenti e prepotenti, malavitosi. Soprattutto, occorre chiudere e risanare i buchi neri che producono degrado e pericolosa illegalità, oltre a impedire che se ne aprano degli altri, o attraverso occupazioni abusive, come è avvenuto ancora in questi giorni in via Rinascita, in via Correnti, in via del Lavoratore, o lasciando all’abbandono strutture pubbliche, come la ex scuola elementare San Francesco di via Cafasso. Quest'ultima potrebbe diventare una scuola popolare di musica e una struttura civica, come da proposta autofinanziata di un’associazione territoriale, e invece viene lasciata marcire, rischiando di diventare un altro covo come l’ex scuola Monteverdi di via Ulloa. Non dobbiamo permetterlo".

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