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Cronaca

Spogliavano le aziende dei loro beni: ai domiciliari due evasori milionari

Sei milioni di euro il volume d'affari non dichiarato da un 65enne e un 75enne di Venezia e Mestre. All'Erario la coppia deve 1,5 milioni di euro. Emettevano fatture false e non pagavano i fornitori

Erano convinti di farla franca. O meglio, che le manette ai polsi non gliele avrebbero potute stringere mai. Si sbagliavano. Due veneziani, uno di 65 e uno di 75 anni, residenti a Mestre e nel centro storico, sono finiti ai domiciliari con l'accusa di non aver dichiarato negli anni un volume d'affari di sei milioni di euro e di dovere all'Erario 1,5 milioni di euro. Numeri importanti. La coppia, secondo gli inquirenti, aveva un metodo consolidato: acquisiva rami di aziende virtualmente inoperative per poi "spogliarle" dei beni e non presentare alcuna dichiarazione. Fino al fallimento. Acquisivano anche forniture che non pagavano. Risultato: era da tempo che i due soggetti venivano inseguiti dai finanziari e dai creditori. Ma a loro non intestavano nulla, nonostante avessero un tenore di vita alto. Con auto di grossa cilindrata, villa e barca.

Un quadro talmente allarmante che l'autorità giudiziaria, e non è certo la regola, ha disposto i domiciliari per entrambi. Uno di loro addirittura era già stato raggiunto da un provvedimento di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno che non gli consentiva di lasciare Venezia. Ma nonostante ciò i due continuavano a sottoscrivere atti societari in giro per l'Italia, specie in Lombardia e nel Veneto. Una volta acquisita un'azienda la documentazione fiscale veniva sistematicamente distrutta.

In più queste aziende emettevano fatture per operazioni inesistenti. Decine gli imprenditori, anche del Veneziano, che si sarebbero rivolti alla coppia per "ritoccare" i propri bilanci diminuendo o azzerando illecitamente i propri utili. Le fiamme gialle stanno conducendo indagini per individuare quali fossero i prestanome cui la coppia si appoggiava. A livello burocratico, infatti, al 65enne e al 75enne non era intestato nulla.

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