Ex Ospedale al Mare, il padiglione di ex Ginecologia verrà demolito

Sopralluogo lunedì all'ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia. Un'area a più riprese finita nel mirino dei media per lo stato di abbandono in cui versano alcune strutture del compendio e per la presenza spesso e sovente di senzatetto che cercano riparo per la notte nell'isola lagunare. Presenti durante il sopralluogo i rappresentanti della proprietà, ossia la Cassa Depositi e Prestiti, e dipendenti dell'impresa Orseolo Restauri, incaricata dei lavori di messa in sicurezza. Con loro anche i tecnici del Comune, della Municipalità e di Insula.

Gli uomini dell'ufficio Lavori pubblici di Ca' Farsetti hanno evidenziato che, dopo i primi interventi per la messa in sicurezza di un cornicione pericolante, si è deciso che non ci sono per ora le condizioni di sicurezza necessarie per permettere agli operai di continuare a lavorare al padiglione che un tempo ospitava il reparto di Ginecologia. Le condizioni statiche dell'edificio su cui si è messo mano, infatti, sarebbero talmente pericolose che ci sarebbe la possibilità di crolli "anche di notevoli proporzioni". Per questo motivo sono stati interrotti i lavori in corso, con conseguente diffida da parte del Comune nei confronti della proprietà affinché si completino le verifiche e si riprendano i lavori di messa in sicurezza.

"La proprietà - dichiara l'ufficio Lavori pubblici - ha dimostrato la volontà di risolvere gli inconvenienti, magari demolendo la porzione fatiscente dell'edificio vicino alla strada, che crea problemi alla viabilità e alla cittadinanza. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con la Soprintendenza per le definizione delle modalità operative delle demolizioni". Continuerà ancora, dunque, la chiusura di via dell'Ospizio Marino, con conseguenti deviazioni anche per gli autobus. Finché l'area non sarà messa in sicurezza. Va da sé che Ca' Farsetti sottolinei che è necessario rispettare sempre l'attuale divieto di transito, oltre che evitare (è vietato) di mettere piede nelle aree dell'ex ospedale al Mare, soprattutto per il fatto che le strutture potrebbero essere interessate da crolli anche di notevoli dimensioni.