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Cronaca Mirano

Falso addetto Enel con tesserino vero, giovane denunciato a Mirano

Un 21enne è finito nei guai per truffa dopo aver raggirato un anziano sfruttando anche il tornado della Riviera. Altri casi simili al vaglio

Non solo non si faceva scrupoli nel raggirare persone anziane che vivevano sole, ma in almeno un caso ha cercato di sfruttare la tragedia del tornado in Riviera del Brenta per il proprio tornaconto personale. Un 21enne originario della Campania residente a Mirano è stato denunciato dai carabinieri della locale stazione per truffa. Si tratta di un giovane che si presentava ai residenti come un addetto Enel, con tanto di tesserino. In verità era tutt'altro: era un malintenzionato che aveva solo l'intenzione di spillare quanti più soldi possibile a chi cadeva nel suo tranello. Come un 83enne sempre del paese veneziano, che a luglio ha raggiunto la caserma dei carabinieri per denunciare quanto gli era accaduto: il 21enne infatti aveva raggiunto la sua abitazione e aveva suonato il campanello.

Dopodiché si era presentato mostrando un cartellino su cui era scritto "Enel", spiegando che il ciclone dell'8 luglio scorso aveva causato una serie di avarie e che quindi il contatore dell'energia elettrica avrebbe dovuto essere sostituito. Il tutto imbottendo le frasi di termini tecnici e di particolari circostanziati. Il 21enne è stato piuttosto abile, visto che l'anziano su due piedi ha deciso di pagare il corrispettivo per la pratica di sostituzione, in verità fasulla. Quaranta euro in contanti. Solo in un secondo momento l'83enne, che risiedeva a poca distanza dal giovane denunciato, ha capito di essere stato raggirato. Ha raccontato tutto ai carabinieri, i quali durante le indagini avrebbero anche ricostruito episodi di truffe piuttosto simili nel territorio del Miranese: sempre anziani, sempre quel tesserino Enel che continuava a saltare fuori.

Proprio su questo particolare si è focalizzata l’attenzione dei militari dell'Arma, che anche con la collaborazione di una ditta di contratti porta a porta per conto dell’Enel, sono riusciti a chiudere il cerchio su un dipendente da poco licenziato perché infedele. Purtroppo il giovane non aveva ancora consegnato il tesserino di riconoscimento aziendale. Lo stesso che veniva sfruttato per i raggiri. Una volta chiuso il cerchio è scattata la denuncia, mentre le indagini continuano per ricostruire eventuali episodi analoghi denunciati negli ultimi mesi. I carabinieri da questo punto di vista invitano i cittadini a segnalare al 112 ogni situazione che possa destare il minimo sospetto. 

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