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Cronaca

Conservazione del pesce: "I controlli non sono mai troppi, rischio emergenze sanitarie"

Il presidente della Federconsumatori della città metropolitana di Venezia sottolinea come in molti banchi del mercato e nelle pescherie non siano rispettate le norme igieniche

Conservazione del pesce, ossia una materia molto delicata, in quanto il pesce ha delle carni povere in collagene e grasse, particolarmente tenere dove batteri e virus possono annidarsi e proliferare fino in profondità. Da questa base parte la denuncia di Federconsumatori, secondo cui ci sarebbe una scarsa adesione alle norme igieniche da parte delle pescherie e nei banchi del mercato.

"Spesso - spiega Paolo Ormesi, presidente di Fedrconsumatori per la città metropolitana di Venezia - il pesce viene conservato in banchi per esposizione non sempre refrigerati, nonostante la legislazione preveda che la temperatura di conservazione sia quella di refrigerazione 0°C/+4°C, che i prodotti siano 'ricoperti dal ghiaccio', che i vassoi da esposizione siano dotati di scarichi per l’acqua di formazione dallo scioglimento del ghiaccio. Entrando nelle nostre pescherie o recandoci nei mercati rionali è alla vista di tutti che il pesce il più delle volte è messo in vendita addirittura nelle stesse cassette fornite per il trasporto in polistirolo, le stesse nella migliore delle ipotesi appoggiate direttamente sui banchi refrigerati o su uno strato di ghiaccio, tenendo presente che il polistirolo è un materiale isolante, essendo poi le cassette prive di fori di scarico, si evita appunto di mettere il ghiaccio per evitare che si riempiano di acqua".

Una situazione per la quale non ci si dovrebbe stupire delle numerose urgenze sanitarie. "Dobbiamo poi pensare che parte di questi prodotti invenduti saranno posti in vendita nei giorni successivi - continua Ormesi - Federconsumatori di Venezia denuncia questa situazione e la mancanza di adeguati e poco frequenti controlli che possono causare seri rischi per la salute dei consumatori. Federconsumatori invita i cittadini a vigilare e segnalare situazioni particolarmente degradate e di astenersi dal rifornirsi di pesce in quegli esercizi che non rispettano le direttive, questo a tutela della propria salute".

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