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Cronaca Martellago / Via Bazzera

La morte di Federico, dall'autopsia e dal suo cellulare le risposte ai dubbi sulla tragedia

Martedì sarà eseguito l'esame autoptico sul 19enne di Martellago morto nella notte tra sabato e domenica dopo un rave in Friuli. Aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale

Continuano le indagini sulla morte di Federico Diana, il giovane di Martellago che nella notte tra sabato e domenica ha perso la vita all'ospedale di San Vito al Tagliamento, nel Pordenonese, a causa di un possibile mix di alcol e droghe. Almeno questa è l'ipotesi ritenuta più probabile dai carabinieri, che stanno conducendo l'inchiesta per far luce sul decesso del ragazzo, che con un amico aveva raggiunto il Friuli per partecipare a un rave party sul fiume Tagliamento. Il magistrato ha disposto l'autopsia sul corpo del giovane, che aveva preso la patente da un paio di mesi e aveva raggiunto la festa (non autorizzata) a bordo della sua auto. All'interno del veicolo le forze dell'ordine non avrebbero rinvenuto alcunché, tant'è vero che non sarebbe nemmeno stato posto sotto sequestro. L'esame autoptico, che verrà eseguito martedì, dovrebbe contribuire a far luce sulle cause della morte di Federico Diana, nel momento in cui arriveranno i risultati dei test tossicologici (ci voranno almeno un paio di settimane).

Risposte ai tanti punti interrogativi che ancora contraddistinguono l'indagine dovrebbero arrivare anche dal controllo del cellulare del giovane, grande amante della musica elettronica. Da chi era stato contattato? E soprattutto chi gli aveva consegnato la droga (sempre che si sia trattato di un decesso per overdose)? Sul punto i carabinieri hanno ascoltato come persone informate sui fatti alcuni giovani presenti al rave, compresi i due ragazzi che hanno deciso di portare la vittima al pronto soccorso. Le sue condizioni erano disperate. 

Non è detto che la cessione della droga sia avvenuta durante il rave. Per questo di fondamentale importanza si rivelerà il controllo della rubrica di Federico Diana, compreso l'esame del registro chiamate. Se lì ci saranno tracce funzionali a identificare il "colpevole", quest'ultimo rischia di dover rispondere del reato di omicidio preterintenzionale. E' stato aperto un fascicolo in questo senso (contro ignoti) dalla Procura di Pordenone.

Intanto a Martellago, nella villetta di via Bazzera dove la giovane vittima risiedeva insieme ai genitori, mamma e papà si chiudono nel loro dolore. Si tratta di persone molto riservate, da anni residenti nel paese veneziano. Il sindaco Monica Barbiero nel pomeriggio di lunedì, se gli impegni non lo impediranno, dovrebbe portare il cordoglio di tutta la cittadinanza ai genitori di Federico Diana.

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