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Cronaca

Festa della donna, via con l'excursus sulle veneziane dal Medioevo in poi

L'intero calendario della serie di eventi, che partiranno l'1 marzo alle 17, conta 16 appuntamenti di poesia, mostre, film, spettacoli, presentazioni di libri e una festa al carcere della Giudecca

Nel segno della storia, si aprirà venerdì 1 marzo, alle 17, all'Ateneo Veneto, con la presentazione di due libri che ricostruiscono il contributo delle donne veneziane, nel Medioevo e in età moderna, allo sviluppo economico locale, il programma di “Marzo Donna 2013”. L'intero calendario, che conta 16 appuntamenti, è stato presentato oggi a Ca' Farsetti: poesia, mostre, film, spettacoli, presentazioni di libri, una festa al carcere femminile della Giudecca, una tavola rotonda sulle immagini amiche con la partecipazione del Consiglio d'Europa, ma anche una sfida tra regatanti su caorline che saranno premiate dal ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri,  disponibile poi per un confronto con le giornaliste, sono gli appuntamenti che si avvicenderanno nel corso del mese. (il programma nel sito del Comune)

    “Marzo Donna - ha rilevato l'assessore alle Attività culturali del Comune, Tiziana Agostini - è il risultato di un percorso partecipato e condiviso, a partire dal basso, in cui le donne sono riuscite a rappresentare, attraverso i vari eventi, la ricchezza dell'universo femminile. Le trentaquattro associazioni che operano al Centro Donna, nel corso di trent'anni sono state in grado sia di caratterizzare positivamente la vita culturale della città, sia di offrire modalità di partecipazione democratica che potrebbe risultare importante per le forze politiche italiane, specialmente in questo momento di grande sfiducia”.

La ricchezza delle proposte di “Marzo Donna” è stata sottolineata anche da Angela Fiorella, dirigente dell'Assessorato alle Attività culturali e Cittadinanza delle donne, che ha rilevato come il Centro donna sia in grado di promuovere iniziative di carattere culturale durante tutto l'anno. “Il Comune di Venezia - ha sottolineato Gabriela Camozzi, responsabile  del Centro Donna - non si è limitato nel 1980 ad aprire il Centro Donna, ma ha voluto che mantenesse, unico nel panorama nazionale, la sua connotazione di servizio pubblico, in cui accogliere e valorizzare  le proposte che di volta in volta emergevano dai vari gruppi di donne".

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