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Cronaca Jesolo / Via Antonio Pigafetta

Finti agenti con distintivo simulano controlli, uno è truffatore incallito

Un 43enne catanese è finito nei guai dopo aver fermato con un complice un cittadino bengalese a Jesolo. Alla fine sono arrivati i poliziotti "veri"

Il distintivo appariva in tutto e per tutto vero, cosicché un cittadino di nazionalità bengalese ai due agenti che l'avevano fermato in zona faro a Jesolo Lido ha mostrato i documenti e il contenuto del marsupio. Ma loro in verità non erano poliziotti. Lo stesso "controllato" ha avuto dei dubbi, tanto che nella tarda mattinata di venerdì scorso ha raggiunto il commissariato di via Aquileia raccontando ciò che gli era appena accaduto in via Pigafetta. A trarlo in inganno, oltre al distintivo, un suono che aveva udito provenire dall'auto dei falsi agenti e che riproduceva il tono di chiamata selettiva delle radio in uso alle forze dell’ordine: si è poi scoperto che si trattava di un file audio mp3 memorizzato nello smartphone di uno dei due.

E' bastato poco alle forze dell'ordine per capire che lì in verità non c'era alcun collega al lavoro nel momento in cui è scattato il finto controllo con tanto di distintivo. Il bengalese è quindi stato fatto salire a bordo di una volante per tornare nella zona del faro. Subito dopo ha segnalato la coppia di agenti fasulli mentre stava raggiungendo a piedi una Fiat Bravo nera in sosta in via Zanella. Una volta saliti a bordo, vicino al veicolo si sono posizionati i due poliziotti "veri", che hanno chiesto patente e libretto dell'auto. Avevano naturalmente già controllato al terminale che quell'auto non era in uso alle forze dell'ordine, ma era intestata a un cittadino catanese.

Alla richiesta di fornire la carta di circolazione, il passeggero ha risposto che la stessa si trovava nel baule, manifestando l’intenzione di prenderla. Così facendo, l’uomo ha spalancato la portiera nel lato opposto a quella dove si trovano i poliziotti, scendendo repentinamente per poi scappare verso via Trentin. Il conducente è stato subito bloccato, mentre per il complice la fuga è durata un centinaio di metri. Sul posto è poi giunta una seconda volante per controllare le generalità dei due.

Il fuggitivo è un 43enne catanese che risultava colpito da un ordine di carcerazione emesso nel giugno dell'anno scorso dalla Procura etnea. L’uomo doveva scontare la pena di 11 mesi di reclusione per una lunga serie di truffe. Per lui si sono spalancate le porte di Santa Maria Maggiore. Il distintivo di polizia segnalato dal cittadino bengalese, però, non è stato trovato.

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