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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Truffa carburanti, la rivolta dei gestori onesti: "C'era qualcosa sui prezzi che non andava"

"Soldi rubati ai consumatori e ai benzinai onesti": puntuale la replica di Confcommercio Veneto. "Noi da sempre in prima linea contro la corruzione, ora ci sia certezza della pena"

Un giro colossale quello scoperto dalla guardia di finanza che ha bloccato un traffico illecito di 400 milioni di litri di carburante, acquistato da società "cartiere" che poi rivendevano senza versare l'Iva. Duecentocinquanta le aziende coinvolte in tutta Italia, per un controvalore in denaro di 360 milioni di euro. Una truffa che non si sarebbe potuta smascherare se non grazie alla collaborazione di alcuni gestori del settore, che "da tempo si erano accorti che qualcosa sul piano dei prezzi praticati alla pompa, e della conseguente concorrenza, non andava", dichiara Moreno Parin, rappresentante di Confcommercio Veneto.

La replica degli operatori all'indomani dell'inchiesta che ha portato sotto indagine oltre 30 operatori del settore, arriva puntuale. Parin plaude all’operazione condotta dagli uomini della guardia di finanza, che hanno bloccato il traffico illecito di benzina e gasolio, tutto ‘in nero’, per un’evasione fiscale di 26 milioni di euro fra tasse e accise. "Quelli sono soldi rubati ai consumatori e ai gestori onesti - scrive Parin - mentre molti dei colleghi, pur tra ile difficoltà, tengono la 'retta via', nonostante la concorrenza, nonostante il peso insostenibile dell’Iva e delle accise e i conseguenti (risicatissimi) margini di guadagno".

Confcommercio poi, raccogliendo la voce di molti benzinai, fa appello affinché sia resa giustizia: "Gli autori di questa mega truffa devono ora essere individuati uno ad uno e venga ripristinata la legalità e con questa la certezza della pena - conclude.  

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