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Cronaca Marghera / Via Don Luigi Orione

Marghera si ferma per i funerali di Elia: "Guarda quanti amici hai"

Chiesa gremita per l'ultimo saluto al bimbo morto dopo aver vissuto in un alloggio comunale "insalubre". Malore per la madre Valentina all'uscita

"Sono sicuro che Elia ci sta guardando col suo bel sorriso dal cielo ed è contento di vedere che attorno a sé ha così tanti amici". Anche don Luca Biancofior, parroco della chiesa di Gesù Lavoratore di Marghera, è rimasto stupito di quanta gente mercoledì mattina abbia voluto tributare un ultimo saluto al piccolo Elia Molina, il bimbo di tre anni cardiopatico spirato in un letto d'ospedale domenica mattina. La sua è stata una storia che ha fatto discutere molto: a Ferragosto, infatti, i genitori Dimitri e Valentina avevano chiesto aiuto. Il loro alloggio comunale di Marghera era stato dichiarato insalubre dagli stessi tecnici di Ca' Farsetti. Il loro bimbo, affetto da gravi problemi di salute, era costretto a vivere in un alloggio assediato dalla muffa. La soluzione alla fine era stata trovata: il trasloco era previsto per settembre, ma il cuore di Elia non ha avuto la forza di aspettare.

Si è fermato prima, lasciando un'intera comunità nel dolore. La dimostrazione sono stati i funerali del piccolo, cui ha partecipato una folla di un migliaio di persone. Troppo piccola la chiesa di Marghera per contenere tutti. Palloncini all'ingresso, e una maglietta indossata da parenti e bambini. Commovente. La faccia di Elia e quel "ti amiamo". Due parole che la gente di ogni età ha espresso con i gesti più che con le parole mercoledì. Una ragazza all'esterno ha avuto un mancamento, subito soccorsa dagli addetti della croce rossa, i quali l'hanno caricata in ambulanza per le cure del caso. "La domanda torna spesso. Perché? - ha dichiarato don Biancofior dall'altare - Una domanda cui oggi non so dare risposta. Io so però che dalla sofferenza di Maria e degli apostoli è nato qualcosa di grande. Noi siamo qui a provare la stessa esperienza che fa male oggi e che richiede tanto tempo per essere compresa. Proprio Dimitri e Valentina ci hanno dimostrato però che la vita vale. Ce l'hanno dimostrato con le cure amorevoli nei confronti del piccolo Elia. Nessuno vive per se stesso e muore per se stesso. Fate in modo - ha esortato - che questo amore che state dimostrando sia libero e bello. Date un senso a ciò che stiamo celebrando oggi, di carità e di vicinanza. Di famiglia".

E davvero la collettività di Marghera mercoledì mattina ha dato prova che il concetto di "comunità" è possibile, anche, se non soprattutto, tra strade e vie dove la vita quotidiana non è mai agevole. Come lo era quella di Elia Molina, che nella sua breve vita ha però lasciato un segno profondo in coloro che hanno affollato la chiesa ben prima dell'orario di inizio della cerimonia. Un piccolo malore anche per la madre Valentina al momento dell'uscita del feretro dalla chiesa.

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