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Cronaca Musile di Piave

Una folla per l'ultimo saluto al dj Luca Casalucci sulle note del rock 'n roll

Sabato a Musile chiesa gremita per Shake The Rokfather. Raccolti 30mila euro per la madre

Sulle note del rock 'n roll, in tantissimi sabato mattina nella chiesa di Musile di Piave hanno detto addio al dj Luca Casalucci, in arte Shake the Rockfather, il «gigante buono» morto qualche giorno fa a 39 anni a causa di un malore. Amici, conoscenti e amanti della sua musica si sono riuniti non solo per salutarlo ma anche per raccogliere dei fondi per la madre, Lucia. In pochi giorni un insieme di ragazzi, il «popolo della notte», ha mobilitato mezza Italia, grazie a gruppi di Whatsapp e ai social network riuscendo a raccogliere oltre 30mila euro per la mamma. 

«Abbiamo frantumato il muro del pregiudizio, siamo il popolo della notte, giovani tatuati, con barba e capelli incolti ma cappeggiati da Luca, un gigante buono vestito con un kilt scozzese. Abbiamo dimostrato a tutti di avere un cuore, un cuore che batte. Abbiamo perseverato e abbiamo dimostrato amore, fede e fratellanza - dice il vocalist Brian Carnevale, in arte Lady Brian – quello che ho visto in questi giorni ha dell’incredibile. Si è creata una squadra, dal nulla. Una squadra compatta che umilmente si prenderà cura della mamma di Luca. Shake ci ha insegnato quanto siano importanti i rapporti umani, i sorrisi, le lacrime, le botte sulle spalle - continua l’artista - oltre mille giovani hanno contribuito alla raccolta e si stanno organizzando per realizzare delle t-shirt loggate Rockfather, per chi volesse in futuro aiutare la mamma Lucia e vestire non solo un semplice maglietta ma la filosofia che accomuna Luca e i suoi amici più cari».

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