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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Donà di Piave / Piazza Indipendenza

Cavalli e carrozza, San Donà si ferma per i funerali di Moira Orfei

Oltre un migliaio di persone accorse al duomo per l'ultimo saluto della "regina del circo". Come da programma carrozza con cavalli bianchi

Gran Parte di San Donà si è fermata mercoledì per i funerali della "regina del circo", Moira Orfei. Il personaggio italiano più famoso di un mondo spesso misterioso ma anche affascinante, ha attraversato tra due ali di folla il centro della città del Veneto orientale, raggiungendo così il Duomo, stracolmo di gente. Il feretro è stato sospinto da quattro cavalli bianchi che trainavano una carrozza "da mille e una notte". A destra e sinistra centinaia di persone che hanno accompagnato il suo ultimo viaggio con applausi convinti e un filo di commozione. Dietro la carrozza, invece, gli amici e i parenti, oltre che i colleghi, di una donna che ha dato tanto al mondo dello spettacolo tricolore e che ora raccoglie ciò che ha seminato in decenni in cui, attraverso il circo, si è divertita a lasciare tutti,  spettacolo dopo spettacolo, a bocca aperta. 

Ad aprire il corteo che la ha accompagnata nel duomo di San Donà il gonfalone della città, eletta a residenza dell’artista dall’inizio degli anni Ottanta, e il sindaco Andrea Cereser, in fascia tricolore. Insieme al primo cittadino gli assessori Giampiero Piovesan, in rappresentanza di Noventa di Piave, e Daniela Donadello, per Jesolo. "È stata la regina del circo italiano, e ha passato la vita dando allegria a tutti, innanzitutto ai bambini", sono state le parole con cui padre Piergiorgio Saviola l'ha accolta in un duomo pieno all'inverosimile. 

Migliaia di persone per i funerali di Moira Orfei

Per l’artista l’amministrazione comunale ha concesso l’uso del centro culturale cittadino, sulla centrale piazza Indipendenza, come camera ardente. «È il dovuto tributo della città a un’icona italiana – ha detto il sindaco Cereser - ed è un onore che abbia fissato qui il centro della sua vita da giramondo, in un luogo storico quale è villa Ancillotto. Qui sono andati a scuola i suoi nipoti e vivono i suoi parenti, e San Donà è stata per Moira Orfei il luogo più vicino al concetto di casa». La celebrazione è iniziata di fatto di fronte alla stessa camera ardente, alle 14, con l’arrivo di un carro funebre ottocentesco tirato da quattro cavalli bianchi lipizzani ungheresi. Contemporaneamente una banda musicale ha iniziato a eseguire brani circensi. Ultimo saluto a Moira da parte dei familiari, tra cui il marito Walter Nones. Il corteo si è dipanato lungo l’isola pedonale da piazza Indipendenza al Duomo. Alle 15,30 è iniziata la funzione.

“In un’intervista, a chi le chiedeva che cosa significasse essere una donna di circo, Moira Orfei aveva risposto “essere forti, e combattenti” e dichiarava con orgoglio di aver sempre cercato di dare il massimo in tutto ciò che aveva fatto. Ecco il carattere di Moira Orfei che ha saputo dare tantissimo al mondo circense”. Queste le parole del vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin, alla vigilia della cerimonia. “Proprio nel sandonatese – ha sottolineato - aveva voluto la residenza, pur nel suo continuo viaggiare, per la sua famiglia. Senza ombra di dubbio Moira Orfei è entrata di diritto nell’epopea del circo. Con lei, viene a mancare uno dei più grandi protagonisti di quest’attività per la quale era internazionalmente conosciuta e stimata sul piano delle capacità imprenditoriali ed artistiche. E’ una grande perdita, anche sotto il profilo umano, per tutto il mondo del circo e dell’intrattenimento dal vivo”.

IL PASSAGGIO DEL FERETRO (VIDEO ALBYJES)

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