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Cronaca Dorsoduro / Fondamenta Barbarigo

Vandali a Dorsoduro, fuoco al crocifisso del ponte dell'Anzolo

La scultura lignea custodita nell'edicola di marmo nel muro di fronte alla chiesa dell'Angelo Raffaele diventa ancora bersaglio dei teppisti

Ancora un episodio di vandalismo contro le icone sacre lungo le calli e i campielli del centro storico. A finire nel mirino di qualche teppista è stato, di nuovo, il crocifisso ligneo di Dorsoduro, la massiccia statua dipinta custodita nel marmo del muro davanti al ponte dell'Anzolo, proprio tra le fondamenta Briati e Barbarigo, di fronte alla chiesa dell'Angelo Raffaele. A raccontare quanto accaduto, con la voce di Don Paolo, parroco di San Nicolò dei Mendicoli, che gestisce entrambe le chiese della zona, è la Nuova Venezia, che spiega come il gesto sacrilego sia avvenuto con ogni probabilità venerdì notte.

FUOCO AI FIORI – Ad accorgersi dell'accaduto sarebbe stato un parrocchiano che, passeggiando davanti all'edicola in pietra, ha notato i segni neri delle bruciature allungarsi sul marmo bianco e sulle gambe del Cristo scolpito e custodito dietro una grata di ferro. Il cittadino ha allertato il prete ed è stata chiamata la Soprintendenza, visto che crocifisso e alcova sono di proprietà della parrocchia ma tutelati dai Beni culturali. Sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo Natanti e i colleghi della Scientifica per scattare le foto di rito, ma la dinamica sembra chiarissima: qualche vandalo sconosciuto avrebbe dato fuoco ai fiori di plastica che un fedele aveva lasciato infilati tra gli spazi della grata. Consumato il combustibile il piccolo rogo si è estinto, non senza lasciare il segno sull'opera, e ora i danni sono tutti da quantificare. Lo stesso Don Paolo in precedenza aveva chiesto ai parrocchiani di non lasciare più fiori finti sull'edicola, proprio perché già in passato si erano trasformati in un'arma nelle mani dei teppisti, ma l'offerta di venerdì era sfuggita all'occhio attento del prete ed è stata subito sfruttata dai malintenzionati. Per risolvere il problema, conclude il parroco, basterebbe un vetro dietro alla grata per schermare il crocifisso, una richiesta già avanzata da tempo alla Soprintendenza.

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(La chiesa dell'Angelo Raffaele, vista dal ponte dell'Anzolo. Archivio)

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