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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave

Furti di rame, finisce nei guai un'azienda di San Donà di Piave

Gli agenti della Polfer hanno denunciato sette persone per trasporto, gestione e rivendita di rifiuti pericolosi. A rischio anche la clientela

Una massiccia operazione di polizia per fermare i furti e la rivendita clandestina di rame. Questo l'obiettivo dell'operazione “Action Day”. La mobilitazione, che ha riguardato tutta Italia, ha visto partecipare anche gli uomini dell’ufficio di polizia ferroviaria di Portogruaro.

L'OPERAZIONE – Scopo ultimo dell'attività della Polfer era quello di tagliare il “filo rosso” che lega ladri e ricettatori di rame e di altri metalli di valore. Per fare questo gli agenti sono partiti dalla legge: secondo le normative italiane, infatti, rame ed altri materiali da tempo divenuti obiettivo primario di molte bande di malviventi, sono in realtà da considerarsi come “rifiuti” e possono quindi essere gestiti, trasportati e rivenduti solo da individui autorizzati e iscritti a particolari albi professionali. Seguendo questa pista i poliziotti sono riusciti a smantellare una rete di delinquenti che trafficava proprio con rifiuti pericolosi di questo tipo.

LE DENUNCE – Sono stati segnalati con l'accusa di trasporto e gestione di rifiuti anche pericolosi cinque individui, di nazionalità italiana, serba e marocchina. Oltre ai cinque “trasportatori” gli agenti hanno anche denunciato per traffico illecito i due rappresentanti legali di una ditta specializzata nel recupero di materiali ferrosi di San Donà di Piave. Sequestrati anche cinque mezzi, quasi 3mila chili di materiali e l’intera documentazione fiscale della ditta. Dalla prima lettura delle carte sequestrate emerge la necessità di vagliare la posizione di tutta la clientela, circa tremila persone, molte di queste potrebbero infatti incorrere in pesanti sanzioni. Al vaglio, oltre alla questione penale, anche quella amministrativa con multe che vanno dai mille ai 5mila euro per ogni violazione.

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