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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Portogruaro

Ladri in azione in ospedale, sparito un macchinario da 30mila euro

Il furto è stato scoperto lunedì mattina nel nosocomio di Portogruaro. Trafugato un costoso ecocardiografo dall'ambulatorio del secondo piano

Il furto è stato scoperto lunedì mattina, quando i medici sono entrati nell'ambulatorio del secondo piano dell'ospedale civile di Portogruaro. Qualcuno si è introdotto nei locali del nosocomio della città del Lemene e, lontano da occhi indiscreti, in pochi istanti è riuscito a impossessarsi di un ecocardiografo.

Si tratta di una specie di computer portatile "potenziato" che serviva per le visite ai pazienti, finito in chissà quali mani. Un macchinario il cui valore si aggirerebbe sui trentamila euro. La segnalazione alle forze dell'ordine è scattata nella tarda mattinata di lunedì, cui è seguita una formale denuncia di furto. Non sarebbero stati trovati segni di scasso su alcuna porta, elemento che potrebbe far pensare che l'azione sia stata portata a termine durante il giorno, quando gli ingressi sono aperti.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso, mentre si cerca di capire se le immagini dei sistemi di videosorveglianza potranno essere utili alle indagini: non tutti gli ambienti dell'ospedale, infatti, sono monitorati da telecamere. Una delle ipotesi al vaglio è che possano esserci dei collegamenti tra i predoni e qualcuno del personale ospedaliero, che potrebbe aver fornito indicazioni utili al compimento del furto.

Non è la prima volta che dalle strutture sanitarie veneziane vengono messi a segno colpi "mirati" del genere. Dopodiché gli oggetti tecnologici vengono venduti sottobanco a prezzi stracciati magari oltre confine. Nella città del Lemene negli anni si sono registrati diversi episodi simili di furti. Nell'ottobre 2012, infatti, i predoni scassinarono la porta di un ambulatorio del reparto di Neurologia fuggendo con un eco doppler dal valore di 60mila euro. Il 30 marzo scorso, invece, una infermiera smascherò una giovane ladra che, fingendosi una parente in corsia per delle visite a dei cari, in verità puntava a ripulire le camere di quanto trovava di valore a portata di mano. L'anno precedente qualcuno si divertì a rubare invece i giochi dal reparto di Pediatria. Ma la lista (anche negli altri nosocomi lagunari) è molto lunga. 

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