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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mira / Via Fossadonne, loc. Marano

Sparò alla compagna, poi a se stesso: muore dopo un mese e mezzo Gianfranco Pavan

Si è spento giovedì il 75enne di Mira che il 16 aprile uccise Emilia Casarin in via Fossadonne. L'uomo era in coma da qualche giorno, troppo gravi le ferite riportate

Si è spento anche Gianfranco Pavan: la morte per lui è arrivata giovedì, a distanza di meno di due mesi da quella della compagna Emilia Casarin. È stato lui ad ucciderla, nella casa in cui vivevano, in via Fossadonne a Marano di Mira. L'uomo, 75 anni, era stato ricoverato in condizioni disperate. Il 16 aprile 2016, dopo aver sparato a Casarin (66 anni), aveva telefonato ad un parente. Pochi minuti dopo, udendo l'auto in arrivo, aveva rivolto l'arma contro di sé ed aveva esploso un proiettile.

Nonostante lo sparo alla bocca l'uomo non era morto sul colpo. È stato trasportato all'ospedale dell'Angelo, poi il trasferimento in rianimazione a Mirano e infine al reparto di lungodegenza a Noale. La ferita, però, si è rivelata troppo grave: l'uomo è entrato in coma pochi giorni fa finché, giovedì, il suo cuore ha smesso di battere.

Nel corso delle indagini svolte dai carabinieri in seguito all'omicidio era emerso che Pavan negli ultimi tempi era afflitto da una forma di depressione, conseguenza anche di un male fisico che lo costringeva a muoversi con l'aiuto delle stampelle. Nella sua vita altre tragedie: un parente ha raccontato che negli anni gli erano morti tre figli. Da oltre tre decenni viveva con Emilia Casarin nell'abitazione di via Fossadonne, dove i due erano conosciuti e avevano normali rapporti con i vicini, anche se la casa era piuttosto isolata.

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