"Delia, dove sei": anziano cerca il suo primo amore al Lido, 56 anni dopo

Il primo amore. Quello che non si scorda mai. Quello che fa palpitare il cuore e seccare la lingua. Quello delle "farfalle allo stomaco". Passano i decenni, ma per Ettore Meschini, giornalista veronese in pensione, il desiderio di rivedere quella sedicenne che al Lido di Venezia nel 1956 gli aveva rapito il cuore è ancora vivo.

 

Anzi, a 75 anni di età è più forte che mai. Ora che gran parte della vita è passata, che grazie alla sua professione ne ha viste di cotte e di crude, il pensionato vuole tornare a quelle sensazioni "ingenue". Uno sguardo, un viso acqua e sapone. E poi quella coda di cavallo bionda e le tante frasi che in spiaggia, dove ora si trova il Blue Moon, Ettore avrebbe voluto dire ma che sono rimaste in gola.

 

Delia, si chiamava Delia il frutto del suo amore. Ora chissà dove sarà. Ma lui in tutti questi anni non ha mai smesso di pensarla. "L'ho vista qualche giorno nel 1956 e soltanto qualche ora nel 1957". Folgorato al Lido. Nonostante il ritorno sul litorale veneziano per convegni e kermesse, di Delia neanche una traccia negli anni.

 

"Con lei, in capanna, c'era un'altra ragazza e c'erano due signore, sue conoscenti o parenti - scrive in una lettera a La Nuova Venezia - Una era la moglie di un medico dell'Ospedale al Mare e l'altra, più giovane, aveva un bambino di nome Orio. Nel 1957 ho rivisto questa signora mentre usciva da un panificio a metà del Gran Viale, mi ha detto di essere incinta e di abitare in una via laterale. Sono quasi sicuro che Delia vivesse vicino a lei, forse nella stessa casa". Queste le poche informazioni che l'uomo possiede. Per il resto sono solo emozioni e sensazioni. Che Ettore Meschini, che non si è mai sposato, custodisce gelosamente nel suo cuore.