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Cronaca Marghera

Un coro di bambini per le foibe: il giorno del ricordo a Marghera

La cerimonia si è svolta martedì mattina, in piazzale Martiri delle Foibe. "Il fenomeno dell'esodo è ancora sotto i nostri occhi tutti i giorni"

Con il coro dei bambini delle scuole Grimani e Visentini di Marghera si è conclusa la cerimonia ufficiale del Giorno del Ricordo, svoltasi martedì mattina in piazzale Martiri delle Foibe a Marghera. Istituita dal Parlamento nel 2004, si celebra il 10 febbraio di ogni anno per ricordare le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata durante la seconda guerra mondiale.

Una corona d'alloro sul cippo commemorativo è stata posta, tra gli altri, dal sub-commissario del Comune di Venezia, Sergio Pomponio, dal presidente e dai delegati alla Cultura e all'Urbanistica della Municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso, Bruno Polesel, Donatella Marello, dal prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, dal presidente dell'associazione Venezia Giulia e Dalmazia, Alessandro Cuk.

Il sub-commissario Pomponio ha sottolineato l'importanza della celebrazione voluta dallo Stato italiano: "Giusto riportare alla memoria questa triste pagina di storia, all'insegna dell'attualità: il fenomeno dell'esodo e della morte di persone che vogliono lasciare il proprio paese per cercare un futuro migliore è sotto i nostro occhi ogni giorno".

Anche il presidente Dal Corso si è soffermato sul valore del momento commemorativo, evidenziando come Comune e Municipalità si siano spesi per l'intitolazione della piazza e la realizzazione del cippo ancor prima che fosse istituita la legge nazionale: "Venezia e Marghera sono geograficamente e culturalmente vicine alle vicende giuliano-dalmate - ha spiegato - e nemmeno i ripetuti imbrattamenti subiti dal monumento ci hanno fermato".

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