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Cronaca Mira

Tenta di uccidere il cognato, giostraio 33enne rischia 14 anni

Processo per il membro di una famigerata banda di Mira. A denunciarlo sarebbero state due donne di un clan vicino: avrebbe sparato all'addome del fratello della compagna durante una lite

Accusato di tentato omicidio del cognato. Per lui l'accusa ha chiesto 14 anni di galera. Protagonista è un 33enne, membro di una nota famiglia di giostrai di Mira con svariati precedenti penali. Il processo coinvolge due famiglie, tra loro imparentate: le donne di un clan hanno deciso di far partire la denuncia per aggressioni e violenza. Da loro parte infatti la storia che parte nel 2008 a Chioggia per la sottrazione di due figli minorenni. Come spiega la Nuova, quando arrestano il 33enne gli accertamenti a suo carico svelano retroscena dettagli sulla sua carriera criminale. Nel 2010 si trovava a Padova mentre in una roulotte incendiata morivano due ragazzini.

I racconti delle due donne trovano via-via più riscontri: compreso quello per cui è stato accusato a 14 anni. Ovvero il tentato omicidio del 2001 a Borbiago. Vittima sarebbe stata un 18enne (oggi ha 30 anni) del clan rivale, che allora era corso in aiuto della sorella che l'imputato stava schiaffeggiando. Le cause sarebbero da riportare ad un mancato sopralluogo per una rapina in banca. Dalla lite spuntano le pistole e il 18enne viene colpito all'addome. A decidere sul caso toccherà al giudice. L'udienza avverrà il 3 luglio.

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