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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Mirano

Finisce "dentro" per due volte in 48 ore: era evaso subito dopo l'arresto

Un giovane 18enne aveva minacciato di buttarsi in fiume con il figlioletto di un anno e mezzo. È stato preso sotto casa della madre del piccolo

In manette per due volte, nel giro di 48 ore. Come riportano i quotidiani locali, N.B, 18enne di Mirano, è riuscito a fuggire dal carcere dopo il primo arresto, scappando dalla finestra del bagno e scavalcando la recinzione della caserma dell'Arma di Mirano. Solo un anno fa "l'impresa" era riuscita anche ad un 28enne moldavo.

Il giovane è finito dentro per maltrattamenti nei confronti della fidanzata. I due hanno un figlio di poco più di un anno, che vive con la madre, ed il 29 dicembre il ragazzo è andato a prenderlo, per trascorrere qualche ora insieme al piccolo. Ma lo scenario è cambiato ben presto: il 18enne, con il figlioletto in braccio, infatti, ha minacciato di buttarsi nel fiume, poiché la madre gli impediva di vederlo quanto avrebbe voluto. Dopo l'allarme, i carabinieri sono giunti rapidamente sul posto, facendolo desistere e portandolo in caserma con l'accusa di maltrattamenti alla ragazza. Da oltre due anni, infatti, era vittima di maltrattamenti, che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare.

Subito dopo l'arresto, la richiesta di poter andare in bagno. Sono bastati pochi minuti al ragazzo per scappare dal bagno e riconquistare la sua libertà. Quando i militari si sono accorti della fuga, era già troppo tardi: il fuggitivo, infatti, aveva già fatto perdere le proprie tracce. Pochi giorni dopo tuttavia, il 31 dicembre, il miranese è tornato nella casa della fidanzata, minacciando il figlio e pure il padre, che ha subito avvertito le forze dell'ordine. I militari sono pertanto intervenuti per la seconda volta, mettendo ancora le manette ai polsi al giovane. Stavolta senza farselo scappare.

Sabato mattina è comparso davanti al giudice di Venezia Andrea Comez, con il magistrato che ha convalidato il suo arresto per maltrattamenti ed evasione. Il 18enne dovrà scontare ora 8 mesi nel carcere di Santa Maria Maggiore, dopo che il suo avvocato difensore si è visto negare la richiesta dei domiciliari.

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