Bandiera blu al Lido e nera al Porto Legambiente "bacchetta" Venezia

La Goletta Verde di Legambiente quest'anno ha consegnato ben due bandiere alla città di Venezia: la prima, vanto del settore turistico, è la bandierina blu assegnata al litorale, un'importante certificazione della qualità delle acque balneabili veneziane; la seconda, molto meno lusinghiera, è la bandierina nera che gli ambientalisti hanno invece “regalato” a Paolo Costa per il Porto di Venezia, reo di difendere ad oltranza le grandi navi, millantare opere mai concluse e aver portato avanti la deregulation del traffico acqueo.

PRIMA LE BUONE – La bella notizia è che Legambiente ha riconfermato l'ottima balneabilità del Lido di Venezia: dalle analisi effettuate sui campionamenti prelevati dai biologi della golettta è emerso infatti che le sue spiagge rientrano tra quelle che non presentano agenti inquinanti superiori ai limiti di legge. I risultati del monitoraggio in Veneto sono stati presentati mercoledì mattina durante una conferenza stampa a Ca' Farsetti, nella quale è intervenuto l'assessore comunale all'Ambiente, Gianfranco Bettin. Esprimendo soddisfazione per i dati presentati dal presidente di Legambiente Veneto, Luigi Lazzaro, che confermano peraltro la recente assegnazione della Bandiera Blu al litorale veneziano, Bettin si è soffermato sul problema del passaggio delle grandi navi in laguna.

E POI LE CATTIVE – Proprio il tema dei colossi del mare è costato al porto la bandierina nera, la prima consegnata dalla Goletta durante il suo viaggio. Va sottolineato, però, che per la stessa ammissione di Lazzaro, a “meritarsi” il nero sarebbe stato in particolare Paolo Costa, l'ex sindaco ora a capo dell'autorità portuale. A pesare sul giudizio degli ambientalisti sono state le continue dichiarazioni a favore delle grandi navi in laguna e la tendenza costante a minimizzare il rischio di incidenti, anche gravi, ma anche la politica di deregulation del traffico acqueo e le opere mai concluse, come l'elettrificazione delle banchine.