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Cronaca

Si scatena l'ira dei "Pope" contro le nuove regole del traffico acqueo

Nel mirino dei gondolieri le future norme di navigazione, in vigore dal primo marzo. Obbligati a dare la precedenza ai vaporetti: "Siamo senza tutele"

Il simbolo di Venezia costretto a passare in secondo piano: è il lamento dei gondolieri, riuniti in assemblea di categoria per dare il proprio parere sulle nuove norme del traffico acqueo volute dal commissario Zappalorto. Obbligate a dare la precedenza ai vaporetti, spiegano, le gondole non hanno più tutele: insomma, la nuova ordinanza, che entrerà in vigore dal primo marzo, sta già facendo scatenare l'ira dei "pope".

Il regolamento, per far fronte all'aumento del traffico acqueo in Canal Grande, prevede per le gondole l'obbligo di procedere in fila indiana sul lato sinistro: una modalità che, spiegano i "pope", è in contrasto con la posizione dei remi. Ma ad accendere i malumori è soprattutto il venir meno dell'antico diritto di precedenza rispetto ai vaporetti: a cominciare dalle gondole da "parada", ovvero quelle del servizio di traghetto da una riva all'altra del Canal Grande. Un servizio che in pochi potrebbero voler garantire, ora che non ci sono più tutele nei confronti dei battelli. La categoria ha annunciato iniziative per far valere la propria posizione, ma nulla di concreto è ancora stato annunciato.

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