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Gpl a Chioggia, il braccio di ferro fra il comitato del No e Costa Bioenergie continua a Roma

Non si vede convergenza alcuna fra i No Gpl e la società del gruppo Socogas, neppure dopo l'incontro al Mise

Non si vede punto d'incontro alcuno, neppure dopo il tavolo al Mise, il ministero dello Sviluppo economico, fra il comitato No Gpl e Costa Bioenergie del gruppo Socogas: l'uno contro e l'altra a favore della nascita del deposito di Gpl in centro a Chioggia. Il braccio di ferro è continuato a Roma come sul territorio. Costa Bioenergie asserisce che anche i ministeri politicamente contrari «hanno riconosciuto la piena legittimità della realizzazione dell'impianto, a seguito della lapidaria sentenza del Consiglio di Stato, e dell'autorizzazione all’esercizio dell’attività».

Assunzioni e risarcimenti

«Resta da definire il procedimento amministrativo - prosegue Costa Bioenergie - da seguire per garantire la sicurezza della navigazione conseguente al transito delle navi gasiere. Su quest’ultimo punto permangono opinioni giuridiche diverse posto che, per la società, per tali fini, non è necessaria una variante del piano regolatore del porto. Costa Bioenergie sta ormai completando i lavori e confida di iniziare nel breve periodo la selezione per l’assunzione del personale necessario per la migliore conduzione del deposito». Nel frattempo la società promette di avviare «le necessarie azioni risarcitorie per il ristoro dei danni subiti e per i tutti i ritardi dovuti a iniziative e comportamenti finalizzati a ostacolare l’avvio dell’attività».

La città

Del parere diametralmente opposto il comitato No Gpl, con il commento in video del presidente, Roberto Rossi: «Dall'incontro con il dirigente del Mise è emerso che l'autorizzazione del 2015 riguarda solo il perimetro interno al deposito, non dice nulla riguardo alla navigazione e alle autorizzazioni per entrare in esercizio. È stato confermato che è necessaria una variante al piano regolatore del porto che innesca i piani di sostenibilità e sicurezza, che abbiamo sempre sostenuto, per capire se si possono introdurre gasiere nel porto ferma restando la presenza del centro abitato e delle attività produttive della nostra città. Il Mit, ministero dei Trasporti, ha fatto sapere che nei prossimi giorni attiverà questa procedura con l'Autorità portuale, la capitaneria di porto e il Comune. Siamo positivi, si sta andando avanti nel senso indicato da noi e da tutta la città».

Il Porto

Sul deposito di Gpl a Chioggia, dell’azienda Costa Bioenergie interviene l’Autorità di sistema portuale spiegando di «non avere alcun ruolo nel processo autorizzativo dell’opera, avendo assunto responsabilità gestionali a Chioggia solo nell’ultimo periodo. Stiamo attendendo dei chiarimenti di natura tecnica da parte delle strutture ministeriali competenti, al fine di poter mettere in campo le azioni necessarie a definire piani di sviluppo concreti per lo scalo clodiense. Gli scenari possibili sono, sotto il profilo amministrativo, limitati ed escludono margini discrezionali da parte dell'Autorità portuale».

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