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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Marco / Bacino di San Marco

Grandi navi: altri passi avanti per il Contorta, ma Orsoni affila le armi

Il sindaco prepara il ricorso al Tar dopo la decisione della capitaneria di porto di mandare avanti il progetto del nuovo canale voluto da Lupi e Costa

Sulla spinta del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e per la gioia del presidente del porto lagunare Paolo Costa il progetto del canale Contorta – Sant'Angelo fa un altro passo avanti. Nonostante il parere contrario del ministro Andrea Orlando, titolare dell'Ambiente, e del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Come riporta la Nuova Venezia, infatti, la capitaneria ha infatti emesso l'ordinanza per il passaggio delle grandi navi nel nuovo canale, mentre il primo cittadino già annuncia il ricorso al Tar: come ha detto in una telefonata a Lupi, infatti, non erano questi gli accordi presi lo scorso 5 novembre a Roma.

IL PRIMO PUNTO – Nella battaglia per la laguna a segnare una prima vittoria è insomma stato lo “schieramento” di Costa e Lupi, da sempre contrari all'attracco delle navi da crociera a Marghera e forti sostenitori del nuovo passaggio da scavare come alternativa al canale della Giudecca. Il realtà il vero traguardo per il ministro delle Infrastrutture sarebbe stato l'inserimento del progetto all'interno della Legge Obiettivo, per saltare a pié pari la commissione di Via e procedere il prima possibile alla realizzazione. Invece niente da fare: il Contorta – Sant'Angelo sarà confrontato per sostenibilità ambientale e socioeconomica con le altre proposte per l'accesso alla Marittima, andando quindi a scontrarsi con il canale “retro Giudecca”, e il Malamocco Marghera - Vittorio Emanuele. Ma degli altri due scavi nessuna traccia per ora: l'unico ad essere inserito nelle procedure di approvazione per ora resta il Contorta.

PALLA AL CENTRO – Immediate le proteste dei contrari: già nei giorni scorsi il Comune di Mira si era espresso contro lo scavo e alcuni scienziati avevano definito il Contorta “un grave errore” per l'ecosistema lagunare. Monta quindi la furia di chi non ci sta, e per evitare che il progetto sia inserito nella Legge Obiettivo una trentina di parlamentari, tra Psi, Pd e M5S, hanno già chiesto aiuto al presidente del Consiglio Enrico Letta. L'ordinanza, intanto, sembra scontentare un po' tutti: 153 il numero massimo dei transiti stabiliti per San Marco e il canale della Giudecca di navi passeggeri superiori a 40 mila tonnellate in 708 passaggi, circa 100 meno di quelli registrati nel 2012. In Marittima non potranno stazionare contemporaneamente più di cinque grandi navi. Dal 5 aprile 2014 sarà vietato il transito in bocca di Lido delle navi traghetto e dal 2015 niente navi al di sopra delle 96 mila tonnellate. Ora è il momento del cambio di campo: la partita si sposta in tribunale.

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