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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Grandi navi, Bettin: "Sovranità alla città", Zaccariotto: "Via dal bacino"

La politica locale, dopo l'incidente della Zenith, prende la palla al balzo e affronta di nuovo la questione dei "colossi del mare" in laguna

L’incidente occorso alla nave da crociera Zenith, con l’avaria ad un motore e il conseguente incendio in sala macchine, ha riacceso in un attimo la polemica sulle grandi navi in laguna. Da una parte si addita all'incidente come l'ennesimo esempio di quanto possano andare storte le cose, dall'altro fioccano le accuse dell'ennesimo caso di strumentalizzazione dei fatti di cronaca. Anche la politica veneziana non ha potuto evitare di prendere parola, e in molti hanno detto la loro opinione sul delicato tema dei “giganti del mare”.

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MAI BANDIERA BIANCA – Durante la consegna della bandiera blu al litorale veneziano, l'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin si è soffermato proprio sul problema del passaggio delle grandi navi in laguna e sull'importanza che scelte di capitale importanza, quale questa, “non siano sottratte alla sovranità della città”. Bettin ha ricordato come, attraverso l'iniziativa del sindaco e del consiglio comunale, si sia fortemente ribadita la volontà di dire una parola risolutiva sullo scottante argomento, anche in considerazione di quanto dichiarato ieri dal ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, che ha rinviato proprio in sede locale la soluzione della questione. “Apprezziamo – ha dichiarato Bettin - la sottolineatura sulla sovranità politica della comunità locale, ma ribadiamo però che questa deve essere una sovranità vera e cogente, poiché se è limitata solo all'espressione della volontà, ma la competenza per legge è di altri, il nostro rimane solo un esercizio politico, seppure importante”. L'assessore ha puntualizzato quindi i vincoli che il Consiglio comunale ha dato sulla questione delle grandi navi, cioè il rispetto del decreto Clini Passera e nessun impatto devastante sulla laguna. “Aggiungo anche un'altra questione e cioè: esiste un problema di limiti alla grandezza delle grandi navi oppure no? Perché ora in laguna, a pochi metri da San Marco, passano navi che sono tre, quattro volte più grandi del Titanic, con evidenti rischi. Il gigantismo, che caratterizza il trasporto navale, – ha concluso Bettin – è sicuramente incompatibile con la realtà limitata della laguna, a meno che non la si voglia stravolgere ancora di più di quanto non sia già successo nella seconda metà del secolo scorso. Attorno a questi temi va dunque costruita l'alternativa al passaggio attuale e su questi il Comune non chiede il diritto di esprimere la propria opinione, ma di decidere”.

LETTORI - "QUALE IL FUTURO DEI DIPENDENTI DEL PORTO?"

DALLA PROVINCIA – Anche la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto è intervenuta con una nota: “Guardo alla realtà del porto, e in particolare al settore crocieristico, anche da un punto di vista occupazionale, e dico che è una realtà fondamentale per il nostro territorio, visto che tra lavoratori diretti e indiretti lavorano oltre 9.500 persone. Pertanto è un patrimonio, una risorsa da sostenere. Ma compito delle istituzioni è anche quello di pensare al valore del bene comune, nel nostro caso alla salvaguardia di Venezia patrimonio dell’umanità, e del suo ambiente lagunare. Vanno cercate soluzioni condivise, noi faremo la nostra parte, senza tirarci indietro, e guardando al futuro economico del nostro territorio ma in armonia con la tutela dell’ambiente. Va affrontato il problema delle grandi navi, e scegliendo soluzioni che tengano nella giusta considerazione sia l’economia del territorio, sia il rispetto dell’ambiente. La tragedia del Giglio o il disastro di Genova sono fatti dell’altro ieri. L’incendio nella sala macchine della Zenith, un guasto che può accadere, ma che ha coinvolto oltre duemila persone tra passeggeri ed equipaggio, e per fortuna risolto senza gravi danni né alle persone né all’ambiente, ci ripresenta l’urgenza di un problema che va risolto. Non possiamo far finta di niente, come se non fosse successo nulla. Lasciamo ai tecnici la proposta di soluzioni realizzabili ed economicamente sostenibili, a noi amministratori e politici l’onore e l’onere delle scelte, e la responsabilità che ne consegue. Le istituzioni locali hanno l’obbligo di ascoltare la voce della cittadinanza, e tutelare in primis l’interesse pubblico. Non dimentico che siamo la prima provincia in Italia per presenze turistiche, con oltre 35 milioni di visitatori l’anno, ma le grandi navi vanno spostate dal bacino di San Marco. E i tempi stringono, la prossima data fissata dal ministro Orlando è il 25 luglio prossimo, e sul tavolo c’è già il decreto Clini-Passera”

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