rotate-mobile
Cronaca

Grandi navi e battelli, inquinamento alle stelle: "Venezia peggio di Pechino"

Ambiente Venezia e l'associazione tedesca Nabu si scagliano in particolare contro i fumi prodotti dalle imbarcazioni da crociera: "Polveri insidiose per la salute umana"

Troppe sostanze inquinanti, i motori delle imbarcazioni che si muovono a Venezia sono pericolosissimi per la salute degli abitanti. E ci sono nuovi studi a dimostrare che la quantità di inquinanti presente nell'aria si attesta su livelli ben superiori a quanto sarebbe imposto dalla normativa europea. È l'allarme lanciato da Nabu, associazione ambientalista tedesca, che concentra la propria attenzione sulla misurazione delle particelle ultrasottili all'origine d'infarti e problemi polmonari. Le misurazioni sono state fatte sul campo, in vari punti della città storica per quattro giorni consecutivi, dal 15 al 18 aprile. Ne è emerso che, in materia di Pm 2,5, la situazione in laguna è a tratti anche peggiore di quella di Pechino, visto che in alcuni momenti il dato registrato è 150 volte superiore ai parametri dell’aria pulita. Lo riportano i quotidiani locali.

Lo studio, supportato dalla locale associazione Ambiente Venezia, punta il dito contro vaporetti, barche da trasporto, altri mezzi a motore e grandi navi da crociera. Non basta l'accordo volontario Venice Blue Flag, secondo gli ambientalisti: dal ponte degli Scalzi, per esempio, sono stati registrati picchi di particelle ultrasottili di 62.400 unità per centimetro cubo, mentre il dato si attesta a 30mila unità per chi viaggia in vaporetto e a 150mila per chi vive vicino a una zona critica. Spostandosi poi nelle zone di passaggio delle grandi navi, le particelle di fuliggine rilevate dal ponte dell'Arsenale ammontano a 133mila unità.

Un problema che, spiega Nabu, andrebbe risolto quanto meno cambiando i tipi di carburante e installando filtri sui mezzi inquinanti. Ogni anno sono 50mila le persone in tutta Europa che muoiono in conseguenza all'inquinamento provocato dai trasporti marittimi. Le soluzioni, ovviamente, hanno un costo: l'installazione dei dispositivi di sicurezza necessari richiede almeno 500mila euro per ogni nave da crociera, e fra i 5 e i 10mila euro sui vaporetti. La questione sarà presentata a magistratura ed Europarlamento.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Grandi navi e battelli, inquinamento alle stelle: "Venezia peggio di Pechino"

VeneziaToday è in caricamento