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Cronaca

Grandi navi, scavare un nuovo canale per gli esperti è un errore

Secondo l'Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti il canale Contorta - Sant'Angelo causerebbe un'enorme danno all'ecosistema della laguna

Costruire un nuovo canale, il Sant'Angelo-Contorta, provocherebbe un danno a Venezia come avvenne con la creazione di quello per Marghera detto dei Petroli. A sostenerlo l'Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti - la maggiore istituzione scientifica del triveneto - che sulla questioni delle grandi navi che passano per San Marco e che verranno progressivamente estromesse ha scritto la propria posizione in un documento inviato a vari ministri, amministratori locali, sovrintendenze e Autorità portuale.

CERCARE ALTERNATIVE - Per l'Istituto "la soluzione da realizzarsi dovrà essere individuata mediante un confronto fra diverse proposte, considerandone le conseguenze con riferimento agli aspetti idraulici, morfologici, economici e trasportistici". Il tutto con una serie di passaggi tra i quali la scelta della dimensione di una nave da crociera compatibile rispetto alla morfologia attuale della laguna di Venezia. Necessaria poi attenzione nel valutare gli interventi di carattere idraulico e morfodinamico in modo tale che non ci siano effetti negativi con un particolare accento sul moto ondoso il tutto valutando la necessità di monitorare lo stato dei fondali. Per trovare una soluzione al problema grandi navi sarebbe necessario - secondo l'Istituto - un modello sperimentale del sistema lagunare.

LUNGO STOP - Intanto, da lunedì fino alla primavera prossima, è stato bloccato il passaggio davanti a San Marco delle navi da crociera, a Venezia. L'ultima a transitare, in uscita, è stata una "celebrity". Il blocco, non legati ai provvedimenti governativi sulle grandi navi previsti a partire dai prossimi mesi, è stato determinato da motivi di sicurezza dettati dai lavori alla bocca di porto del Lido per le barriere mobili del sistema Mose per la salvaguardia di Venezia dall'acqua alta. Secondo fonti del Porto, lo stop dei transiti per lavori è programmato fino al 4 aprile prossimo, un periodo quindi di "bassa stagione" per le crociere. Secondo l'attività del porto, in questo periodo sono attese solo cinque navi da crociera, in entrata ed uscita, per le rotte dell'Adriatico. Per permettere il loro ingresso ed attracco alla Marittima di Venezia queste navi entreranno ed usciranno dalla bocca di porto degli Alberoni per raggiungere o lasciare la Marittima seguendo il Canale dei Petroli in genere utilizzato solo per il traffico commerciale e non turistico, in funzione della zona industriale di Porto Marghera.

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