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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Grandi navi, il futuro è Marghera: niente canali, bozza di investimento da 60 milioni

Veneto Sviluppo ha scelto il partner di minoranza per lo sviluppo della attività di gestione della croceristica: è Venezia Investimenti, società composta dalle maggiori compagnie crocieristiche. Nuovo progetto su Marghera, si allontana il Tresse Nuovo

Crociere a Venezia, nuovi progetti di sviluppo. La stazione Marittima diventa un centro commerciale, mentre le grandi navi di oltre 96mila tonnellate vengono dirottate al porto commerciale di Marghera. Evitando così di scavare nuovi canali in laguna. Sono le novità che si prospettano con il processo di privatizzazione di VTP (Venezia Terminal Passeggeri) avviato dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo. Servirà, naturalmente, il benestare dei ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente.

Partendo dall'inizio: Veneto Sviluppo Spa (finanziaria della Regione Veneto) ha reso noto lunedì che il consiglio di amministrazione ha esercitato il diritto di prelazione sul 65,98% del capitale sociale di APVS Srl (che a sua volta detiene il 53% di VTP). Nel frattempo Veneto Sviluppo ha deciso di scegliere Venezia Investimenti (cordata che comprende MSC Cruises, Costa Group, Royal Caribbean e il gestore terminalistico Global Ports Holding) come principale partner a cui vendere il 48% delle quote di APVS, per un valore di 17,5 milioni di euro.

"Alla fine di tutta l’operazione, con un esborso minimo di circa 6,5 milioni - ha commentato il presidente di Veneto Sviluppo, Massimo Tussardi - diventiamo soci di maggioranza di una società che può fare molto per l’economia del territorio e che già genera marginalità operative di circa 9 milioni di euro, con potenzialità di crescita anche attraverso attività complementari, oggi non pienamente attivate". La proposta di Venezia Investimenti è stata scelta anche perché, come spiegato dallo stesso Tussardi, comprende la previsione di una ulteriore opzione per una quota fino all'intero pacchetto di controllo mantenuto da Veneto Sviluppo, valida e garantita fino al novembre del 2018, al valore di oggi più un incremento del due per cento annuo. In pratica nei prossimi anni la Venezia Investimenti dovrebbe assumere il controllo di tutte le quote di APVS.

Si arriva quindi ai progetti per il futuro: con il passaggio di APVS ai privati, nella dichiarazione di intenti figura una bozza di piano industriale per la realizzazione di un terminal alternativo alla Marittima, per le navi più grandi, da realizzare a Marghera. Investimento previsto: 60 milioni di euro. Per la Marittima, invece, sarà chiesta la garanzia di uno sviluppo per l'insediamento di attività commerciali. Insomma, Marghera e il canale dei Petroli sembrano essere il futuro per i "giganti del mare", evitando così l'escavo di nuovi canali, compreso il Tresse Nuovo ipotizzato dal sindaco Brugnaro. La parola finale spetta al governo.

Venezia Investimenti commenta: "Apprendiamo con favore che l'offerta per l'acquisto della minoranza di APVS sia stata giudicata la migliore dal consiglio d'amministrazione di Veneto Sviluppo. I soci di Venezia Investimenti, MSC Cruises, Costa Group, Royal Caribbean e Global Ports Holding, sono consapevoli della grande rilevanza della crocieristica per Venezia e sono convinti che anche grazie al loro apporto la città lagunare potrà massimizzare il beneficio derivante dalla previsione di aumento del numero di passeggeri in arrivo e in partenza via nave, assicurando al contempo investimenti e occupazione per Venezia e il territorio. Venezia Investimenti e Veneto Sviluppo predisporranno, al termine dello scadere del periodo di prelazione previsto per i soci di minoranza di VTP (Venezia Terminal Passeggeri) un piano industriale volto a un immediato rilancio della competitività di VTP e all’ulteriore sviluppo della crocieristica veneziana, a beneficio delle persone che direttamente e indirettamente vi lavorano e della città di Venezia e il suo territorio".

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