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Cronaca

Grandi navi nella bufera: "Msc taglia del 40% i passeggeri"

L'ad della compagnia: "Non possiamo farci massacrare dall'opinione pubblica, si trovi una soluzione". Zoppas (Confindustria): "Sconfitta"

Continuano ad addensarsi fitte nubi sulle grandi navi a Venezia. Il giorno seguente alla presentazione del progetto "Tresse Nuovo" da parte del presidente dell'Autorità portuale, Paolo Costa, e del sindaco Luigi Brugnaro, a mettere carne al fuoco arrivano le parole dell'amministratore delegato di Msc Crociere, srcondo cui la compagnia "nel 2016 dovrà ridurre del 40% la propria presenza in termini di capacità di passeggeri in laguna. Non esiste - ha spiegato - una legge a oggi che vieta il transito, ma non possiamo neanche farci massacrare dall'opinione pubblica. Noi siamo prontissimi a dare il nostro contributo in attesa di una decisione. A noi non interessa passare per il canale della Giudecca ma vogliamo andare a Venezia perché è un patrimonio di tutti".

Sulla querelle riguardante Venezia, l'amministratore delegato di Msc Crociere si è detto pronto a fare la propria parte "in attesa - ha rimarcato - di una decisione e a mettere a disposizione di tutti i soggetti coinvolti il proprio patrimonio di conoscenze del settore e le competenze tecnico industriali, per favorire il percorso di scelta verso una soluzione della vicenda che sia il più possibile condivisa".

Le parole dell'ad Onorato non hanno potuto che agitare ancora di più le acque in laguna: "Oggi a perdere non è Venezia ma tutta l’Italia - ha commentato il presidente di Confindustria Venezia, Matteo Zoppas - L’Italia perde per l’incertezza normativa che mina le attività produttive. Perde la politica che non è stata in grado di risolvere le impasse locali, non proteggendo di fatto i posti di lavoro. Si è accettato l’invito a uscire dal bacino di San Marco e il problema si è spostato sulle continue bocciature delle soluzioni alternative. Senza curarci del fatto che ci stiamo facendo ridicolizzare dal mondo intero per le strumentali bagarre mediatiche sul tema. Il governo si è dichiarato vicino alle imprese. Ora lo dimostri. Scelga la soluzione e dia la certezza delle regole, nei fatti. Subito. Risolva il problema, preservando 5mila posti di lavoro. Oggi - ha sottolineato - perde un sistema che non è stato in grado di tutelare l’economia locale. Perdono gli imprenditori perché ancora una volta sono penalizzati dal sistema stesso. Perdono i lavoratori e lo loro famiglie. Preferendo altre mete, la posizione di MSC Crociere ci ha dato un forte segnale di come non siamo più in grado di creare opportunità ma di distruggerle, confermando che nel nostro Paese esiste una forte spinta anti-competitiva".

PAOLO COSTA - "Questo non è il momento di fughe in avanti (o indietro) da parte di nessuno - afferma Paolo Costa, presidente dell'autorità portuale -. Capisco l'inquietudine delle compagnie crocieristiche, ma questo è il momento nel quale occorre incalzare ogni autorità competente a fare la propria parte senza ulteriori indugi. La soluzione c'è. É possibile approvarla presto, e riorganizzare attorno ad essa misure transitorie di mitigazione dei transiti per il 2016 e misure definitive di sostegno finanziario alla città anche da parte di questa piccola parte di imprese che si avvantaggiano del suo nome".

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