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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Orsoni e la sua Giunta "politica" decidono il futuro di Venezia

Il sindaco si è riunito con assessori e Municipalità per fare il punto sui progetti, dalle grandi navi a Forte Marghera, dal Penzo alle Vaschette

Una riunione collegiale che ha trattato moltissimi argomenti della politica cittadina e che è riuscita a porre attenzione anche alle varie argomentazioni portate dai presidenti delle sei Municipalità. È questo, in estrema sintesi, il sunto della Giunta “politica”, riunitasi sabato negli spazi del Centro Formazione “Itaca” del Comune di Venezia a alla quale hanno partecipato sindaco, vicesindaco e tutti gli assessori (assente giustificata Tiziana Agostini, in ferie), il direttore generale e il suo vice, Marco Agostini e Luigi Bassetto, il capo di Gabinetto, Romano Morra, il segretario generale, Rita Carcò, e che ha appunto visto, dal primo pomeriggio, la presenza dei presidenti delle Municipalità. Un discorso a tutto tondo, tenuto dal sindaco, Giorgio Orsoni, su tematiche pregnanti che interesseranno il prossimo biennio ma le cui ricadute avranno sicuramente echi temporali più ampi.

METROPOLI E GRANDI NAVI - Primo argomento all'ordine del giorno la città metropolitana, espressione ideale del governo locale del futuro prossimo, che per Venezia si arricchisce della possibilità di allargamento anche ai comuni di Padova e Treviso, città in cui si è appena insediato per la prima volta un sindaco di centrosinistra. Il transito delle grandi navi in Bacino di San Marco è stato un altro tema discusso: Orsoni ha ribadito l'assoluta necessità che i giganti del mare non passino più, e in breve tempo, per il centro di Venezia, ed ha raccolto anche dagli assessori un unanime parere positivo alla ipotesi di far giungere le crociere a Marghera, senza scavi di ulteriori canali, che rischierebbero di mettere in pericolo il delicato equilibrio lagunare. Il primo cittadino insiste per l’ipotesi di Marghera, dove si potrebbero attrezzare in poco tempo le banchine dell’ex Syndial. Entro il 25 luglio, comunque, si dovrebbero vedere i progetti proposti. Si parla anche dello stadio Penzo, che Orsoni garantisce non esser stato dimenticato e che fa parte della questione aperta con Enac.

TERRAFERMA E ARSENALE - Poi ancora l'area ex Umberto I di Mestre, il piano di recupero di Forte Marghera, dove si vedranno presto pubblicati i bandi per l'assegnazione degli edifici restaurati, il completamento dell'abbattimento delle Vaschette, il Quadrante di Tessera, che la Giunta ha ribadito essere destinato ad attività sportive. Sono stati enucleati, in definitiva, i diversi progetti in itinere e che troveranno conclusione in questi ultimi due anni dell'attività amministrativa, con il fil rouge della manutenzione spicciola della città (buche sulle strade, masegni da sistemare, cartellonistica ecc.), che il sindaco ha raccomandato sia sempre pronta e verificata da parte degli assessorati competenti. Infine si è passati anche a parlare dell'Arsenale, che per il momento sarà assegnato a Ve.la ma che in futuro dovrebbe trovare nuovi investimenti.

I COMMENTI - “Oggi – ha ricordato Orsoni - abbiamo enucleato le varie problematiche e abbiamo anche voluto sentire i presidenti delle Municipalità apprezzando il grande lavoro che stanno facendo nelle loro realtà territoriali, importanti presidi sia per l'azione amministrativa che per la rappresentanza democratica”. Il sindaco ha infine ancora una volta evidenziato che molti lavori, ad esempio quelli della manutenzione urbana, trovano difficile realizzazione a causa del patto di stabilità che impedisce una concreta disponibilità delle risorse. A titolo di esempio, il primo cittadino ha ricordato che sono a disposizione 4 milioni di euro per queste esigenze della città, ma che non possono essere utilizzati proprio a causa del patto. Infine, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, Orsoni si è soffermato sulla questione del nuovo stadio: “Stiamo lavorando alacremente per una soluzione che potrebbe portarci in modo rapido all'avvio dei lavori per questa costruzione importantissima per la vita sociale della città”.

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