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Cronaca Santa Croce

Grandi navi, grande chiasso: Costa contro l'inquinamento acustico

Dal Porto arriva una normativa per andare incontro alle tante lamentele dei residenti di Santa Marta e San Basilio, che lamentano notte insonni

Le grandi navi tornano a Venezia, ma lo devono fare “in punta di piedi” o, perlomeno, ad altoparlanti disattivati: mentre residenti, operatori turistici e politici della laguna e della Capitale continuano con l'eterna querelle del passaggio in bacino, dal Porto arriva per la prima volta una normativa sull'inquinamento acustico causato dalle crociere: come riporta la Nuova Venezia, infatti, è stato lo stesso presidente Paolo Costa a firmare i nuovi limiti per i giganti del mare, forse anche per placare i bollenti spiriti dei tanti scontenti dopo la vittoria di Vtp al Tar.

BASTA RUMORE – Detta così può sembrare una cosa da poco, ma in verità il problema del frastuono, specie in orari notturni, è particolarmente stringente per i tanti veneziani che hanno casa sulle rive di Santa Marta e San Basilio: musica, feste, annunci e persino esercitazioni di sicurezza a bordo delle navi vengono costantemente annunciate dagli amplificatori dei colossi del mare, spesso interrompendo il riposo dei cittadini ad orari improbabili. Ora, anche in mancanza di una legge a livello nazionale, l'ordinanza dell'autorità portuale impedirà l’uso di amplificatori sonori esterni a bordo delle navi da crociera dalle 24 alle 7 del mattino e le esercitazioni di sicurezza non potranno svolgersi nelle fasce orarie dedicate al riposo dei residenti, e cioè dalle 24 alle 7 del mattino e dalle 13 alle 15. Stesse limitazioni anche per le segnalazioni acustiche legate a problemi di sicurezza o di emergenza.

GLI ATTRACCHI - Anche sul fronte degli ormeggi si cercherà di prestare attenzione alla problematica acustica, andando ad assegnare alle navi con precedenti esposti o segnalazioni per schiamazzi a carico i posti più lontani dai centri abitati, in Marittima. Nell'area di Santa Marta si cercherà invece di sfruttare gli edifici come muro frangisuono, andando a piazzare in quella zona solo navi i cui camini non superino i fabbricati lagunari. Il provvedimento di Costa fa riferimento anche ai dati raccolti con il progetto E.co.Port, sviluppato con fondi comunitari, sulla mappatura acustica del rumore portuale derivante delle navi in transito e in ormeggio in Marittima, trasmessi al ministero dell’Ambiente più di cinque anni fa.

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